Battaglia contro “l’anello della libertà”. «Quel contraccettivo ha ucciso nostra figlia, non accetteremo l’accordo economico»

Di Redazione
06 Giugno 2014
Rick e Karen Langhart hanno rifiutato l'accordo sottoscritto dalla Merck per chiudere centinaia di cause legate al NuvaRing. «Vogliamo mettere in guardia ogni mamma e ogni figlia a non utilizzare il prodotto che ha ucciso la nostra Erika»

NuvaRingEra stato pubblicizzato come l’anello della libertà, ma per Erika Langhart si è rivelato essere l’anello della morte. O per lo meno è questa la convinzione dei genitori della ragazza, colpita e uccisa nel 2011, quando aveva 24 anni ed era una studentessa universitaria in perfetta salute, da una serie di attacchi di cuore seguiti a un’improvvisa e massiccia embolia polmonare. Papà Rick e mamma Karen sicuri, infatti, che a provocare la morte della loro figlia sia stato proprio il NuvaRing, contraccettivo prodotto dalla Merck tra i più gettonati negli Stati Uniti, e per questo – come racconta il Daily Mail – hanno deciso di rigettare ogni accordo economico con la compagnia e portarla in tribunale per costringerla ad assumersi le proprie responsabilità e segnalare l’anello come pericoloso.

LE CAUSE. Sono attualmente quattromila le cause intentate negli Stati Uniti contro il colosso del farmaco proprio per gli effetti collaterali del NuvaRing, un dispositivo contraccettivo femminile per uso interno che rilascia una combinazione di due ormoni accusati di essere responsabili di diverse migliaia di ricoveri per coaguli e trombosi e addirittura di 224 decessi. Così, come accaduto in precedenza alla Bayer per la pillola Yasmin, anche per la Merck un giudice distrettuale del New Jersey ha stabilito un risarcimento collettivo per “chiudere” l’ondata di cause: 100 milioni di dollari in tutto. I Langhart, però, hanno detto ai giornali che per loro «non è mai stata una questione di soldi». Rick e Karen vogliono che la Food and Drug Administration (Fda, l’agenzia del farmaco degli Stati Uniti) costringa la Merck a segnalare con il “black box warning” il rischio di morte collegato al NuvaRing.

IL SOSPETTO. Nei giorni scorsi i due hanno raccontato alla Cnn che il giorno in cui Karen collassò nel suo appartamento di Washington, il medico che li raggiunse al telefono a Phoenix, Arizona, domandò subito se la ragazza, vittima di embolia polmonare, «usasse qualche anticoncezionale e di che tipo»; e quando la madre gli disse dell’utilizzo del NuvaRing da parte della figlia, confermò solo il sospetto del dottore: «Mi disse che era già stato osservato un legame tra il NuvaRing e gli embolisimi polmonari», ha ricordato Karen alla Cnn.

686 MILIONI. La donna ha annunciato che non intende smettere di lottare con la Merck per «mettere in guardia ogni mamma e ogni figlia a non utilizzare il prodotto che ha ucciso la mia bambina». Solo l’anno scorso, la compagnia farmaceutica ha incassato 686 milioni di dollari grazie al NuvaRing, una cifra che rappresenta meno del 2 per cento delle vendite totali e che fa ulteriormente impallidire il risarcimento di 100 milioni di dollari stabilito. «È terribile che vogliano comprarsi così la via d’uscita per sbarazzarsi di ogni responsabilità. Vogliono ottenere la nostra omertà», ha commentato Joe Malone, il papà di Brittany, un’altra vittima del contraccettivo morta a 23 anni.

LE OMISSIONI DEL BUGIARDINO. La madre di Erika Langhart, tuttavia, teme che difficilmente riuscirà ad avere ragione perché in molti «siamo convinti che la Merck controlli la Fda». A sostenere la stessa tesi è Kristine Kraft, fra gli avvocati che rappresentano l’accusa nel processo. Kraft ha ricordato che nel 2000, l’anno successivo alla commercializzazione dell’anticoncezionale, la Fda voleva includere la trombosi fra i rischi, dato che aveva colpito tre donne dopo alcuni giorni di utilizzo sperimentale. L’azienda però «non ha agito responsabilmente, facendo pressione affinché il bugiardino non parlasse chiaro». E quando nel 2003 il foglio illustrativo del NuvaRing è stato revisionato, la Merck si è rifiutata di prendere in considerazione lo studio di Ojvind Lidegaard pubblicato dal British Medical Journal, che dimostrava come il rischio di trombosi legate ai contraccettivi di quel tipo fosse duplicato rispetto a quelli di seconda generazione, comunque pericolosi.

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9 commenti

  1. sofieta

    ma, mi domando: se so che un farmaco potrebbe causare dei danni alla salute, o se sono nel rischio di ammalarmi per esempio per la presenza di vene varicose, non prendo certi farmaci e gli scarto subito!

  2. silvia

    Sono d’accordo con Eva. I metodi….come dite voi naturali non sono sicuri x evitare gravidanze perché il corpo cambia, basta uno sbalzo ormonale, un periodo di stress, una dieta…e i calcoli della fertilità vanno a farsi benedire. Io uso nuvaring da anni e gli effetti collaterali sono quelli della pillola, niente di più. Se si parla di lobby dei farmaci allora non dovremmo più usare neanche un moment o un aspirina. Fatemi il piacere!! Come per tutte le cose ci sono persone intolleranti a determinate sostanze o medici che prescrivono farmaci senza i dovuti controlli…punto!

  3. eva

    Io ho usato nuvaring per ANNI. La pillola mi dava nausea, mal di testa , vomito e provai quindi co quest’altro metodo dell’anello.Mai avuto mezzo problema se non , una volta tolto , gli stessi effetti collaterali della pillola. Comunque sia anello che pillole (nel bugiardino) hanno scritto che possono provocare infarto/trombosi e tante altre cose “simpatiche” . Sta al tuo ginecologo farti fare VERAMENTE LE ANALISI per vedere se sei idonea o meno a usare quel prodotto !

  4. diamante

    I metodi nature saranno anche gratis e innocui ma hanno un margine di fallimento troppo alto per chi assolutamente vuole evitare gravidanze. Ciò detto è vero che gli ormoni estro progestinici sono lontani dall’essere un mezzo contraccettivo ideale sotto il profilo della tollerabilità e degli effetti avversi.

    1. Fran'cesco

      Allora segui il business delle lobby, compra il Ring, evita la gravidanza … e ci resti…

    2. claudio

      Margine di errore alto??? Individuare i giorni fertili e astenersi dai rapporti è l’unico metodo sicuro e senza controindicazioni. Punto.

  5. Lela

    Esatto, i metodi naturali sono gratis. Non fanno guadagnare Bayer, Novartis, Merck, e soprattutto Reckitt-Benckiser, nota onlus. Ma chi ha veramente interesse alla vita sessuale di uomini e donne, si sa, è il Vaticano!!!1!!11!

  6. Tommasodaquino

    con tutti i sistemi per seguire i metodi naturali che ci sono oggi vedi se uno deve andare a prendere un farmaco che come unico scopo ha quello di distruggere

    1. Fran'cesco

      I metodi naturali non fanno business.

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