
Basta giocattoli sessisti: Grazie a una petizione i bambini giocheranno con bambole e make-up
Il supermercato Marks & Spencer è stato criticato perché promuove in modo esplicito alcuni giocattoli per maschi e altri per femmine. Un rapporto stilato nel Regno Unito da un’associazione di genitori e intitolato “lasciamo che i giocattoli siano solo giocattoli” ha chiesto che i giochi non vengano classificati secondo il target di riferimento ma per tipologie. Il gigante dei supermercati è stato attaccato perché ha esplicitamente promosso un set di walkie-talkies per bambini e un microfono ad uso karaoke per bambine. Sotto accusa ci sono anche le catene Asda e Tesco, insieme ai gruppi Wilkinsons e Debenhams e ai rivenditori di giocattoli Toys R Us e The Entertainer, oltre a TK MAxx che nei suoi negozi prevede sezioni separate per i giochi maschili e femminili. Secondo l’associazione di genitori, che ha contattato diversi psicologi, dividere i giocattoli in maschili e femminili impedisce ai bambini di usare alcuni giochi. Un rischio molto serio, sostengono, dal momento che questo influenzerà in futuro persino le loro scelte lavorative.
LE BAMBOLE NON SONO PER BAMBINE. La campagna chiede ai negozi di «smettere di limitare la fantasia e gli interessi dei bambini promuovendo alcuni giochi solo per maschi o femmine. Nel 2013 è tempo di abbandonare targhe e categorie che indicano ai genitori e bambini che le costruzioni, i giochi di avventura, le macchinine e i supereroi sono “giochi per bambini”, mentre le bambole, le cucine, il make-up, la moda e le principesse sono “giochi per bambine”». I bambini insomma, sostiene la petizione “Let Toys be Toys”, «devono essere liberi di scegliere con quali giocattoli giocare». Perché Marks & Spencer insiste che una pistola spaziale è “boy stuff”, roba da maschi? Perché Wilikinson mette tutte le bambole in un’apposita sezione “giochi da femmine”? Perché Lego scrive sulle confezioni che le costruzioni sono “giochi per bambini”? Secondo la petizione tutto ciò è «inappropriato e ingannevole». Il medico del Sistema sanitario nazionale inglese Heather Williams rincara la dose: «I bambini non devono sentirsi costretti a fare determinate cose. I kit scientifici, ad esempio, non sono solo per maschi». Il sessismo con cui vengono proposti i giocattoli nei negozi potrebbe portare, ad esempio, ad avere meno ingegneri femmine in futuro.
NIENTE SPADA LASER PER JOSEPH. Come dovrebbero comportarsi allora i genitori? Lo spiega Ceri Lawrence, avvocato e madre di due bambini: «Il nostro Joseph ha chiesto a Babbo Natale una spada laser ma noi abbiamo deciso di non comprargli “giochi da maschio” come pistole, robot o macchinine». Non è certo se in questo modo Joseph non si sentirà costretto a fare da grande un lavoro indotto da una cultura sessista, di sicuro questo Natale resterà molto deluso.
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