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Jess Ellis, inglese di 27 anni, è diventata madre di 13 bambole. Niente a che vedere coi pupazzi di pezza, sono giocattoli iperrealistici. La più cara è Cookie, una bambola-neonata prematura, costata 2.100 dollari. La somiglianza con un vero neonato è tale che spesso, passeggiando al parco col passeggino, Jess riceve complimenti per la serenità graziosa dei suoi figli. La collezione è cominciata in tempo di pandemia, per combattere la solitudine.
«È molto terapeutico tenerle, se sono stressata o ansiosa è molto calmante. In un certo senso, ti aiutano a prepararti a diventare genitore», racconta Jess. Finge di cambiare pannolini e di dare pappe. Può dimenticare la prole su un tavolo o sul pavimento, senza preoccuparsi. È molto calmante, essere un genitore di bambole. Ed è una moda dilagante.
Mantenere questi giocattoli è un impegno serio, lo racconta una tiktoker italiana da milioni di visualizzazioni. In uno di questi video si mostra col pancione e partorisce una bambola, ma precisa: «...
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