«Gli attentatori jihadisti di Parigi miravano alle centrali nucleari del Belgio»

Di Redazione
18 Febbraio 2016
La polizia belga, secondo il sito Dh.be, ha trovato un video che «tende a dimostrare che l'obiettivo ultimo era condurre un attacco nucleare sul continente europeo»
Un centinaio di attivisti di Greenpeace sono penetrati stamane sul sito della centrale nucleare di Beznau, nel comune di Dˆttingen (AG), ed hanno appeso diversi striscioni con la scritta "The End". L'organizzazione ambientalista chiede lo spegnimento immediato dei reattori per motivi di sicurezza. L'azione a Beznau si inserisce in una pi˘ vasta operazione che ha interessato anche altre centrali nucleari europee. Circa 240 attivisti in tutto sono penetrati sui siti delle centrali di Bugey (Francia), Oskarhamns (Svezia), Tihange (Belgio), GaroÒa (Spagna) e Borssele (Paesi Bassi), ha fatto sapere Greenpeace, che chiede lo spegnimento di questi reattori "vetusti", 5 marzo 2014. ANSA/UFFICIO STAMPA GREENPEACE ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

In Belgio l’inchiesta iniziata per scovare gli autori degli attentati di Parigi, che il 13 novembre hanno fatto 130 morti, sembra aver preso una piega inquietante. Secondo il sito francofono di informazione belga Dh.be, «le indagini hanno permesso di mettere le mani su una prova materiale che tende a dimostrare che l’obiettivo ultimo [della cellula jihadista] era riuscire a condurre un attacco nucleare sul continente europeo».

VIDEO DI 12 ORE. Durante una delle decine di perquisizioni fatte nelle settimane successive alla strage, gli inquirenti belgi hanno trovato un video di dodici ore. Per tutta la durata del filmato, l’obiettivo della telecamera è puntato sulla stessa porta. Dopo settimane, si è scoperto che la casa monitorata si trova nelle Fiandre ed appartiene al direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare belga.

SICUREZZA AUMENTATA. Analizzando le immagini di una telecamera di sorveglianza posta lì vicino, la polizia ha scoperto che la macchina da presa era stata nascosta in un cespuglio coperta da un po’ di paglia. A recuperarla sono stati due sospetti non ancora identificati, ma «sicuramente legati alla cellula terrorista di Parigi». Ora l’inchiesta prosegue e nonostante sia solamente una supposizione quella che lega le riprese alla volontà dei jihadisti di condurre un attacco alle centrali nucleari belghe, il governo ha deciso nell’ultima settimana di «aumentare la sicurezza intorno alle centrali».

Foto Ansa

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4 commenti

  1. Aragorn

    lo stato belga ,ha ancora-alla luce di ciò chè riporta l’articolo- la norma chè dalle 17,00 alle 8,00 del giorno
    dopo non si possono effetuare arresti? Ciò ha permesso la fuga dell’ideatore delle stragi parigine.
    Come è possibile tutto ciò nella nazione in cui è situato il governo europeo? Credo che sono molto presi a
    emanare sanzioni economiche a chi non rispetti i parametri,piuttosto di affrontare dei terroristi che già conoscevano. Ma-mi chiedo- dov’è l’eccellenza politica che sfoggiano sempre questi politici ?

  2. Susanna Rolli

    Aumentino pure i controlli di sicurezza, se può servire a tranquillizzarli almeno un poco.

    1. Menelik

      Hai voglia a controllare !!
      Il miglior controllo è affrontare direttamente l’isis nel campo loro e annientarlo.

      1. Susanna Rolli

        Infatti la mia era ironia!

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