Attentati alla libertà di coscienza cristiana. Ora se ne accorge anche l’Europa

Di Redazione
05 Maggio 2013
Risoluzione del Consiglio d'Europa. Potrà essere citata di fronte ai tentativi di chi vuole imporre una nuova morale ufficiale (aborto, eutanasia, LGBT, gender).

tratto da Zenit, di Elisabetta Pittino – Il 24 aprile 2013, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha adottato a larga maggioranza una Risoluzione sulla protezione delle comunità religiose di fronte alla violenza: Safeguarding human rights in relation to religion and belief and protecting religious communities from violence, Doc. 13157, Risoluzione 1928 (2013).

Congiuntamente si è svolto un seminario, organizzato da ECLJ e da Christian Concern, sui nuovi attentati alla libertà di coscienza causati in Europa dalle leggi relative al matrimonio e all’adozione omosessuale e alla non discriminazione.

Vi è un crescente clima di ostilità e intolleranza verso il cristianesimo in Europa e verso le persone che si riconoscono nella famiglia e nella morale naturale. “Questa ostilità si traduce in una violenza sempre più palese e tollerata – spiega Grégor Puppinck, Direttore dell’European Centre for Law and Justice (ECLJ) – ed è appoggiata dai grandi media e partiti politici”.

“Le molteplici aggressioni perpetrate da gruppi come le Femen e l’impunità della quale beneficiano – prosegue Puppinck – sono stati vivamente denunciati, mentre in Francia numerosi manifestanti in favore della famiglia, pacifici, sono stati oggetto di violenze sproporzionate da parte della polizia, fino ad essere arrestati”.

Il Seminario, presieduto dall’on. Luca Volonté, presidente del Gruppo PPE e relatore della Risoluzione, si è svolto alla presenza di deputati europei, ambasciatori e funzionari del Consiglio d’Europa. Grazie anche ad un audiovisivo su queste violenze e aggressioni, numerosi  deputati hanno deciso di approfondire il tema e di informare meglio il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa.

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Si è parlato a lungo dei crescenti attentati verso la libertà di coscienza legati alle questioni della famiglia e della morale naturale. In particolare, sono state prese in esame le cause McFarlane e Ladele contro il Regno Unito sulla violazione del diritto fondamentale all’obiezione di coscienza. Più nello specifico, le suddette cause riguardavano il licenziamento di un’impiegata all’ufficio Stato Civile del Municipio, e di un consulente matrimoniale, poiché avevano espresso, in coscienza, la loro incapacità di consigliare sessualmente una coppia gay e di celebrare la loro unione civile.

La Corte europea dei diritti dell’uomo, a cui era giunta la causa, non ha giudicato spropositata la decisione. Ciò dimostra che la facoltà di un impiegato di non sentirsi costretto a compiere certe funzioni contrarie alle sue convinzioni morali oggi è in grave pericolo.

Per questo la Risoluzione sulla libertà di coscienza e di religione ricorda che gli Stati hanno l’obbligo di rispettare la libertà di espressione, il diritto all’obiezione di coscienza delle persone e delle comunità di persone, così come i diritti educativi dei genitori «in relazione alle questioni sensibili dal punto di vista etico».

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Le risoluzioni dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa non sono direttamente vincolanti, ma sono una fonte del diritto e hanno un’autorità politica. La Corte europea ne tiene conto e il Comitato dei Ministri deve dare seguito alle richieste contenute. Le istituzioni internazionali, come il Consiglio d’Europa, hanno anche un ruolo di sorveglianza e di denuncia degli attentati ai diritti fondamentali perpetrati da o all’interno degli Stati membri. Queste istituzioni sono spesso il solo ricorso legale che permette di denunciare tali attentati, di obbligare i governi a risponderne e di fare pressione sui governi stessi perché vi pongano fine.

Inizialmente la Risoluzione si concentrava sulla violenza perpetrata contro le minoranze religiose fuori dell’Europa. Dopo l’aumento delle violenze e delle ostilità antireligiose in Europa, i deputati hanno integrato la Risoluzione anche in funzione dei paesi europei, richiamando i principi fondamentali della libertà di coscienza e libertà religiosa che sono attualmente minacciati.

La Risoluzione potrà essere citata da chi difende i diritti genitoriali – in particolare in ambito di educazione – dai difensori dell’obiezione di coscienza e dalle istituzioni religiose, al fine di preservare la loro autonomia istituzionale e morale di fronte ai tentativi di imporre una nuova morale ufficiale (aborto, eutanasia, LGBT, ideologia di gender, ecc).

Conclude Puppinck: “La libertà delle coscienze, delle famiglie, delle scuole, delle comunità religiose, cosi come la libertà di espressione, dovranno essere difese: questa risoluzione è un aiuto”.

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13 commenti

  1. Giacomo

    Articolo decisamente sconclusionato e disinformato, soprattutto in considerazione del fatto che la stessa Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha adottato a più riprese risoluzioni per il riconoscimento delle coppie gay. Dunque la teoria dell’autore, secondo la quale il concetto di libertà religiosa garantirebbe agli stati il diritto di discriminare i gay o le loro unioni, va a farsi benedire.
    In effetti, da parte del mondo cattolico italiano non è nuova la teoria che vorrebbe la libertà religiosa come super-diritto in grado di abolire ogni altra prescrizione antidiscriminatoria. Non è mai stato chiarito, tuttavia, da dove derivi una tesi tanto strampalata.

  2. giuliano

    diritto degli omosessuali in quanto tali ?? non esiste, poichè il matrimonio è previsto dalla natura per l’uomo e per la donna. Quindi il matrimonio per i gay è una forzatura contro natura, ovvero un OGM. La parola “diritto” per questa gente è vincente perchè veicolata dalla sinistra che utilizzando i mass media introduce questa distorsione come normale presso le persone

  3. giuseppeburgio

    cristiani discriminati? ancora non abbastanza – ma a una “soluzione finale” (incruenta, per carità) auspico che si arrivi in tempi brevi.
    basta lavorarci.

    1. Luigi

      Gay discriminati? Dove? E’ che vogliono che gli si facciano i complimenti, che gli si dica che sono belli e bravi ed hanno ragione loro a prescindere. . Poi si sono quelli della ‘soluzione finale’ incruenta, ecco questa è la finezza che mancava, invece del gas useranno le fialette.
      D’altronde cosa possiamo fare noi che siamo bigotti, ignoranti e retrogradi, noi che abbiamo il controllo dei media e il marchio dell’inquisizione, se Kermit Gosnell e il taglio della spina dorsale post aborto è un thriller neorealista, se il gulag è una marca di vodka siberiana, lo sbarco sulla luna un filmetto di Kubrick, il muro di Berlino un’opera teatrale di Brecht, la Corea del nord il paradiso dei lavoratori. Se l’uomo nuovo ha la testa d’uovo e nasce in provetta e la lotta armata val bene una manifestazione per la pace. E poi il crocifisso offende le sensibilità e il matrimonio è un contratto provvisorio tra esseri viventi, senza distinzione di razze e pedigree.
      E’ il prrogresso.

      1. giuseppeburgio

        tutte le religioni della storia hanno compiuto una parabola – sorgono, raggiungono un apice, declinano e finiscono.
        anche la vostra, non servono “fialette”.
        e verranno nuovi profeti con nuove articolate trappole per gonzi – ma ci cadranno sempre meno persone.
        oppure tante, non so.
        ma probabilmente, nessuna farà alla civiltà tutti i danni che ha prodotto la vostra, con la sua cultura di morte.

        1. Luigi

          A proposito di cultura di morte, è interessante notare come aborto ed eutanasia siano culture di vita. Invitano alla vita?. Cosa vuole,,sa quanti gonzi sono ancora in trepidante attesa del sol dell’avvenire? .La storia delle religioni è la storia della ricerca di Dio, mi spiace per lei, ma non credo che l’uomo smetterà mai di cercarlo.
          Buona serata…
          .

          1. domy domy

            il ragionamento di Giuseppeburgio lo facevano pari pari i comunisti sovietici e cinesi; i paladini del Terrore in Francia; e come non ricordare quanto disse Hitler: “Our epoch will certainly see the end of the disease of Christianity”… Vedi con chi va d’accordo il nostro Giuseppe!

          2. giuseppeburgio

            vorrei rammentarvi sommessamente che hitler era cristiano – e altrettanto sommessamente rammentarvi il ruolo avuto da pio XII

          3. domy domy

            Non è vero ma anche fosse vero ciò non toglie che secondo me sei d’accordo con le sue affermazioni. Come quando dice: “Christianity is the worst of the regressions that mankind can ever have undergone” o “I don’t interfere in matters of belief. Therefore I can’t allow churchmen to interfere with temporal affairs. The organised lie must be smashed. “… Strano cristiano Hitler se del cristianesimo pensava questo…

          4. sysland

            Hitler era cristiano nel senso che era stato battezzato.

            Pio XII non ha ricoperto alcun ‘ruolo’ nello sterminio degli ebrei, la critica mossa è quella di non aver protestato ufficialmente.
            La recente modifica della targa relativa al papa dell’ Olocausto nello Yad Vashem dimostra una differenza di opinioni tra gli stessi studiosi israeliani.

            La Chiesa nel suo insieme ha salvato migliaia di ebrei durante la WWII.
            Lo provano le citazioni nel Giardino dei Giusti di prelati cattolici che aiutarono gli ebrei anche a costo della propria vita.

        2. sysland

          Ah sì!
          Vallo a dire agli ebrei!
          Ci hanno provato per millenni a sterminarli ma esistono ancora e continueranno ad esistere fino alla fine dei tempi.

          Armatevi di pazienza: le porte degli inferi non prevarranno.

          A proposito Nietzsche diceva che Dio è morto, ma nel frattempo è morto Nietzsche.

  4. ftax

    @ Carlo Masi
    La cosiddetta parità dei diritti (ad es. gay) diventa una dittatura quando attacca la ragione in nome di un diritto ideologico ad essere ciò che per natura non può essere (ad es. generatori di prole): a questo punto diventa automaticamente totalitarismo (quindi dittatura).

  5. beppe

    è curioso come i ”cosiddetti” nuovi diritti siano tutti contro la vita, contro natura, contro quello che per secoli si è sempre considerato ” buonsenso”. e fa impressione la violenza verbale , l’aggressività di colore che li sostengono, anche se si ammantano di una ipocrita ”bandiera della pace” che è un’arlecchinata per ingannare anche i poveri(?) cattolici democratici.

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