Asia Bibi. Il racconto da incubo del marito: «In aula imam e leader islamici continuavano a gridare: “Blasfemi! Uccidetela!”»

Di Redazione
21 Ottobre 2014
Ashiq Masih era presente quando il giudice di appello ha confermato la condanna a morte per la cristiana accusata ingiustamente di blasfemia. «La mia fiducia nel sistema legale pakistano è distrutta. Ai miei figli non ho detto niente. Come potevo?»

Non c’è uno straccio di prova contro Asia Bibi. Eppure il giudice dell’Alta corte di Lahore ha confermato la condanna a morte ai danni di questa madre cattolica di cinque figli, in prigione da oltre cinque anni, per blasfemia. Com’è possibile?

«UCCIDETELA!». Una spiegazione la offre il marito di Asia Bibi, Ashiq Masih (nella foto sopra con due figlie), che quando il giudice Anwar Ul Haq ha pronunciato di nuovo la condanna a morte era presente in aula. Parlando con la ong British Pakistani Christians, l’uomo rivela che «c’era anche un gran numero di imam e leader islamici che gridavano in continuazione: “Blasfemi!” e “Uccidetela!”».

asia-bibi«NON HO PIÙ FIDUCIA». Basta questo per capire quanto i giudici fossero sotto pressione degli estremisti islamici, che più volte hanno minacciato di morte e perfino ucciso fuori dal tribunale avvocati, imputati e giudici. «Questo processo di appello era un raggio di speranza ma il rigetto dell’appello ha distrutto la mia fiducia nel sistema legale pakistano».

SILENZIO CON I FIGLI. Ashiq Masih ha aggiunto: «Non ho detto ai miei figli della sentenza della corte. Come potevo? Sono troppo spaventato della loro possibile reazione. Già adesso sono tutti molto depressi: ci aspettavamo infatti che a breve sarebbe tornata a casa». Ora l’unica possibilità per Asia Bibi è la Corte suprema: «I miei legali sono estremamente fiduciosi che la Corte suprema annullerà questa sentenza», conclude il marito.

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29 commenti

  1. ture

    C’è solo un modo per terminare tutto questo, eliminare ogni forma di religione e venerazione sia di idoli che di persone per evitare fondamentalisti o regimi guidati da leader supremi che non sono altro che nuovi dittatori.
    Non esistono dei a cui dare la colpa dei nostri errori o perversioni. Ognuno è responsabile di se stesso o di quello che crea o alleva.

  2. Sebastiano

    Lasciate in pace Shiva101.
    Ha mandato il post alle 06:43 e lui la pasticca la prende alle 06:45.
    Lasciatelo in pace, ho detto.

    1. Menelik

      Sarà uno sfaccendato nullafacente che o campa di fondi pubblici o è l’eterno mantenuto dei suoi genitori.
      Non è certo il tipo che alle sei e tre quarti esce di casa per andare a lavorare.
      Redazione, quanto vi decidete……………….?????????????????????

    2. Su Connottu

      Non sono d’accordo: difendo il diritto di Shiva di scrivere le sue puttanate sul blog,
      proprio perché lui sta dalla parte di chi vuole massacrare e ridurre al silenzio chi la pensa diversamente.
      Ciò che capita ad Asia Bibi in Pakistan è ciò che lui vorrebbe che accadesse in Italia ai cattolici.
      Però ha ragione anche Sebastiano: le medicine gliele fanno prendere sempre troppo tardi, e ditemi se questa non è un’attenuante.

  3. Ester

    Cara/o Shiva101,
    quanto cinismo nelle tue parole…a me ogni volta che leggo di Asia (ma anche di tante altre brutalità che l’uomo e’ capace di compiere sui suoi simili – cristiani, gay, mussulmani, donne, bambini, uomini che siano), mi si stringe il cuore, mi viene da piangere..e prego per lei e per la sua famiglia, che il Signore li sostenga in questa tremenda prova e che la comunità internazionale faccia qualche cosa per lei!
    non so che cosa sia successo a te per avere una corazza così dura sul tuo cuore…spero per te che un giorno tale corazza si rompa…

  4. amaranta

    Credo invece che l’aggressività e il fanatismo siano il rischio concreto di ogni religione che si incardini in un’ortodossia. La religione cattolica ha superato questa fase ma non del tutto: ricordiamoci l’integralismo cristiano in Burundi ad esempio, con milioni di morti. Anche il carcere e le condanne a morte in certi paesi africani contro gli omosessuali hanno il forte appoggio dei vescovi cattolici. l’integralismo va combattuto in quanto tale, non perché islamico. Personalmente firmo sempre tutti gli appelli disponibili. Ma temo che in questo momento storico sia molto difficile far prevalere la ragione e la giustizia.

    1. Annarita

      Sono d’accordo in tutto e per tutto

    2. Lela

      In Burundi non c’è stato nessun “integralismo cristiano” che ha fatto milioni (???) di morti. Chi uccide va contro il Vangelo, il sangue di cui gronda la storia è contro di esso, parlare di integralismo cristiano riferendosi a violenze varie (in cui è coinvolta anche la chiesa, purtroppo è accaduto ed è stato un tradimento) è implicare che nel Vangelo ci sia scritto qualcosa in proposito, del tipo Gesù che dice di inseguire e uccidere chi non si converte, che viene applicato alla lettera. Inutile dire come una cosa del genere sia ridicola.
      Lo stesso discorso non si può fare con l’Islam e il Corano, in cui passi del genere ci sono, passi che vengono infatti impugnati da chi queste violenze le compie. Chi uccide gli inermi in nome di Cristo non può impugnare nulla.
      Basta con questo discorso buonista che sento ripetere dal settembre del 2001, le religioni NON sono tutte uguali.

      L’integralismo cristiano, cioè il Vangelo applicato alla lettera, è san Francesco di Assisi. Dio ci scampi da una vita di amore e povertà al servizio del prossimo, terribile.

      P.S. gli unici, gli unici a opporsi alle ultime normative in Uganda (è l’esempio più recente che mi viene in mente, e la notizia è anche apparsa su queste pagine, cerca Uganda su questo sito, è il primo articolo) che prevedono il carcere a vita per gli omosessuali sono i vescovi cattolici.

      1. Filippo81

        Brava ,Lela !

      2. EquesFidus

        L'”integralismo cristiano”, se così vogliamo chiamarlo, è quello di un qualsiasi santo, non solo del Poverello d’Assisi. Per il resto, concordo su tutto.

        1. Lela

          Ma certo! Ho usato san Francesco perché la sua conversione è particolarmente celebre e radicale 😉

      3. Alessandro

        Dio ti benedica Lela per quello che hai detto! Grazie

      4. Rita

        Esatto, Lela.
        Credo che il post di Paolino si riferisse proprio a persone come AMARANTA, incapace di un’analisi obiettiva e incapace (forse volutamente?) di vedere differenze evidenti.
        Ahimè, quanto danno sta facendo il relativismo, applicato anche alle religioni!

      5. Carlo

        banalmente direi che…
        I cristiani hanno come modello Gesù di Nazareth
        I musulmani Maometto
        Ognuno è libero di andare a informarsi sulla vita di questi personaggi, e trarne le sue conclusioni…

        …eppure…non so, forse sono un pò ottuso, ma a me non sembrano tanto uguali…

    3. Andrea UDT

      Amaranta, possiamo discutere pagine e pagine sugli errori/orrori della Chiesa.

      Ma trovami un paragrafo, una frase, una parola nei Vangeli canonici, documenti FONDANTI della dottrina cristiana, che possano anche minimamente prestare il fianco a maliziose (anzi malefiche) interpretazioni che giustifichino bestialità o violenza verso il prossimo.

      Di converso legga il corano e provi a contare le sure che, ESPLICITAMENTE, incitano alla violenza e all’odio verso gli infedeli (quindi anche verso di lei nel caso non sia mussulmana).

      Fatto questo esercizio, fatta la tara anche abbondante agli errori della Chiesa passati presenti e futuri (uomini siamo, papi e santi compresi), provi a riconsiderare le sue parole e cerchi di capire se siano ben fondate quando equipara di peso la religione cristiana alla religione (religione?!) mussulmana.

      Buona lettura.

      1. ochalan

        Il discorso era rivolto a chi crede che in Ruanda e Burundi si sia combattuta una guerra di religione. Erano cattolici sia gli hutu che i tutsi! Questo però ha interrogato la Chiesa sulla profondità della sua predicazione.

  5. amaranta

    Credo invece che l’aggressività e il fanatismo siano il rischio concreto di ogni religione che si incardini in un’ortodossia. La religione cattolica ha superato questa fase ma non del tutto: ricordiamoci l’integralismo cristiano in Burundi ad esempio, con milioni di morti. Anche il carcere e le condanne a morte in certi paesi africani contro gli omosessuali hanno il forte appoggio dei vescovi cattolici. l’integralismo va combattuto in quanto tale, non perché islamico. Personalmente ho firmato e firmo sempre tutti gli appelli disponibili. Ma temo che in questo momento storico sia molto difficile far prevalere la ragione e la giustizia.

  6. amaranta

    Credo invece che l’aggressività e il fanatismo siano il rischio concreto di ogni religione che si incardini in un’ortodossia. La religione cattolica ha superato questa fase ma non del tutto: ricordiamoci l’integralismo cristiano in Burundi ad esempio, con milioni di morti. Anche il carcere e le condanne a morte in certi paesi africani contro gli omosessuali hanno il forte appoggio dei vescovi cattolici. Questo per dire che l’integralismo va combattuto in quanto tale, non perché islamico. Personalmente ho firmato e firmo sempre tutti gli appelli disponibili, sia per Asia che per qualunque persona ingiustamente accusata. Ma temo che in questo momento storico sia molto difficile far prevalere la ragione e la giustizia.

  7. Paolino

    Paradossalmente io non ce l’ho nemmeno più di tanto con questi musulmani. Un po’ come la mamma che non odia il leone che gli ha appena mangiato il figlio, perchè ha seguito solo la sua natura.

    Io ce l’ho, invece, con i miei compatrioti che continuano a negare la violenza e l’intolleranza palesemente radicate nella religione islamica, differenziando non si sa bene in base a cosa tra “estremisti” e “moderati”, come se di islam ce ne fossere due…(ricordo a tutti che l’imam è, per definizione, un esperto della legge coranica).
    Gente che continuerebbe a negare l’evidenza anche di fronte ai futuri processi per ‘blasfemia’ che corriamo il rischio di vedere anche in Europa.

    1. marco

      Paolino, c’hai azzeccato.
      C’e’ un abisso tra Cristo e Maometto e anche tra i loro primi seguaci.

      Spero che Asia sia riempita dallo Spirito che riempiva i grandi padri della Chiesa martiri che ancora ispirano i cristiani alla sopportazione di tutto. Leggendo i loro scritti e’ trasparente come l’acqua il loro sereno abbandono al destino, quale esso sia, pronti, come san Paolo, a sopravvivere e a morire con uguale speranza in Dio.

      Gesu’ in croce e’ visto dai superficiali come una sconfitta, scandalo per i GIudei, stoletezza per i pagani.
      Ma un martire ha nel corso della storia un impatto duraturo e positivo.

      E’ da ipocriti dire che morire uccidendo non e’ esattamente da martiri? … Si forse mi scopro un po’ ipocritia in questo pensiero. All’idea di una donna torturata e decapitata, non posso che abbandonare il giudizio ed essere un po’ “pragmatico”.

  8. Giancarlo

    Salvatela assolutamente e mettete fine a questo’odio verso i cristiani una volta x tutte

  9. Shiva101

    Simile a come vorreste fare voi con i gay.

    1. Massimo Malpezzi

      o come hanno tentato di fare in diverse piazze italiane poco tempo fa con le Sentinelle in Piedi…

      Ma sbaglio anche solo a risponderle.

    2. Elisa

      No ma assurdo, anche davanti a una simile tragedia devi tirare fuori cose che non c’entrano nulla tanto per far polemica. Suggerimento: fatti una vita tua e fa un pò di yoga per mandare via la frustrazione. Che dopo un pò ci si stufa.
      Detto questo spero davvero che ci sia ancora qualche speranza per questa madre e per i suoi figli

    3. diabolik

      Shiva è un simpatizzante del pakistan,ovviamente.

    4. Luca

      Shiva101, chiunque tu sia, veramente credi a quello che hai scritto?
      Se per “voi” intendi “voi cattolici” ti suggerisco di guardare in faccia alla REALTA’ con meno pregiudizio…

    5. +++

      Shiva101 mi disgusti…anche le tue mani sono sporche del sangue innocente !!! povera te!!

    6. Carla

      Ma dove , dove hai sentito parole del genere .Con le parole si è capaci di capovolgere le cose . I cristiani chiedono di poter vivere la loro spirtitualita ,senza essere soppressi fisicamente poiche ciò e’ quel che viene fatto a eterosessuale e omosessuale cristani indistintamente per il solo fatto di essere cristiano.I problemi giuridici di essere coppie di fatto e non coppie unite in matrimonio sono solo problemi giuridici e cavilli ove è giusto che si mettono delle distinzioni di nomi con la certezza che tutto quel che riguarda l eredità e i servizi che lo stato offre alle coppie etero siano fatte tutto e per tutto anche alle coppie di fatto …. Ma la morte, di cui qui si parla e tutt’altro

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