«Legalizziamo la prostituzione, avremo meno stupri». Si riunisce il “Parlamento” cinese

Di Leone Grotti
14 Marzo 2012
Si sta svolgendo in questi giorni l'annuale riunione dell'Assemblea nazionale del popolo (Anp), il Parlamento cinese farlocco. Tra le proposte dei deputati, spicca quella di Chi Susheng: «Tra 10 anni gli uomini faranno sempre più fatica a trovare delle donne. Legalizzando la prostituzione faremo diminuire gli stupri». Cancellare la legge sul figlio unico, no?

Cina e democrazia non vanno molto d’accordo. Forse è anche per questo che all’annuale riunione dell’Assemblea politica consultiva del popolo cinese (Cppcc) e dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp), rispettivamente l’organo consultivo e il Parlamento cinese che tende ad approvare sempre quanto già deciso dal Politburo del Partito comunista, in riunione in questi giorni a Pechino, fioccano proposte tra le più strambe e disparate.

C’è chi, come Ma Jianguo, membro del Cppcc, ha chiesto di offrire delle carte d’identità speciali a quei cinesi che risiedono all’estero e che vogliano tornare in patria, magari per aprire un’azienda. Queste persone avrebbero diritto all’educazione dei figli, alla sanità e potrebbero anche comprare delle proprietà. Potrebbero muoversi senza visto e tornare a vivere stabilmente in Cina. Ancora nessuno si è fatto avanti.

Weng Guoxing, vicepresidente dell’ospedale provinciale di Fujian, ha proposto di aumentare il numero di insegnanti uomini nella scuola primaria e secondaria, per rendere i ragazzi più “maschi”. Secondo Weng, la mancanza di insegnanti uomini rende i ragazzi più indecisi e più propensi a diventare degli yes-men. È molto probabile che l’Assemblea rifiuterà la sua proposta.

Yan Xijun, membro dell’Anp, ha proposto una misura che potrebbe piacere anche a molti in Italia: rendere “la frode accademica” un crimine. Secondo il deputato, chi mente o falsa i risultati delle ricerche scientifiche in Cina non viene toccato dalla legge, mentre invece dovrebbe, in modo tale che venga scoraggiato a “barare”. Si prevede una fuga di cervelli dalle università.

Sun Qixin ha suggerito al governo, per non fare alzare i prezzi della verdura, di comprarla in gran quantità quando ce n’è molta e i prezzi sono bassi, di congelarla e rivenderla quando c’è carenza.

Infine, Chi Susheng ha proposto di legalizzare la prostituzione per l’ottavo anno consecutivo. L’avvocatessa ha addotto come motivazione che ognuno dovrebbe scegliersi la professione che vuole e siccome «tra 10 o 20 anni molti uomini avranno serie difficoltà a trovare una donna da sposare, se la prostituzione sarà consentita ci saranno molti meno stupri». Il ragionamento non fa una piega, anche se in alternativa si potrebbe pensare all’educazione o all’abolizione della legge sul figlio unico, che permette alle famiglie cinesi di avere al massimo un figlio e spinge le famiglie ad abortire le femmine e privilegiare i maschi.
twitter: @LeoneGrotti

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.