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Armenia. «Se Pashinian svende l’Artsakh all’Azerbaigian è peggio di Stalin»

Di Leone Grotti
16 Settembre 2022
Dopo l'uccisione di 105 soldati armeni, sembra essersi fermata l'invasione da parte dell'Azerbaigian. Il premier armeno invoca un «accordo», ma il vescovo dell'Artsakh, Vrtanes Abrahamyan, dichiara a Tempi: «Baku non si fermerà. Perché l'Ue non ci difende?»
Manifestazione in Armenia

Sembra reggere il secondo cessate il fuoco concordato tra Armenia e Azerbaigian mercoledì. Il pesante attacco lanciato subito dopo la mezzanotte di martedì da parte dell'esercito azero ha però causato ingenti danni e vittime. Come dichiarato in Parlamento dal primo ministro Nikol Pashinian, 105 soldati armeni sono morti, mentre Baku avrebbe perso almeno 50 soldati durante l'offensiva.
L'Azerbaigian invade l'Armenia
L'esercito azero ha attaccato in modo indiscriminato con colpi di artiglieria e bombardamenti, utilizzando i droni turchi Bayraktar Tb2, numerose città in Armenia al confine con i territori dell'Artsakh conquistati nel 2020 dall'Azerbaigian: Vardenis, Sotk, Dashkasan, Kalbacar, Jermuk, Goris, Lachin. Almeno 192 case sono state danneggiate e distrutte, 60 delle quali distrutte, e 2.500 persone sono dovute fuggire dalle proprie abitazioni.
La Russia è intervenuta per negoziare un cessate il fuoco, ma l'impressione è che Baku stia approfittando della distrazione di Mosca, impe...

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