
L’arcivescovo di Trento contro il ddl omofobia: «Il Trentino ha problemi ben più urgenti»
«La maggiore criticità è che la Provincia Autonoma di Trento appare abbracciare la “ideologia del genere”, cioè il diritto di scegliersi a quale genere appartenere». Non ha usato mezzi termini mons. Luigi Bressan, arcivescovo di Trento, nel condannare come del tutto inopportuno – «Considero che il nostro Trentino abbia problemi ben più urgenti» – nonché pericoloso il disegno di legge sull’omofobia in discussione nel Consiglio provinciale di Trento. La sua ultima e lunga intervista, rilasciata al settimanale diocesano Vita Trentina, ha dunque tutto il sapore – anche se non mancherà chi minimizzerà – di un appassionato appello al buon senso dei politici che, fra non molto, saranno chiamati a pronunciarsi su un testo che presenta molti aspetti inquietanti.
A partire dalla totale dimenticanza della famiglia come prioritario luogo educativo e dalla previsione di spericolati ingressi nelle scuole da parte dei sostenitori dell’ideologia gender. «Mi sembra che non si parli nemmeno della famiglia – osserva l’arcivescovo – ma tutto è rimesso alla scuola… e ad associazioni gay-lesbiche». Un atteggiamento quanto meno discutibile dal momento che la Provincia, aggiunge, «dovrebbe restare sopra le, e fuori delle, associazioni di qualsiasi tipo, pur dialogando con tutte loro». Nel passaggio finale del colloquio mons. Bressan si affida alla preghiera per i politici trentini che saranno chiamati a pronunciarsi sul disegno di legge in questione – «prego perché lo Spirito Santo le/li illumini nel determinare il vero bene comune della nostra gente» – ma il senso dell’intervista è chiaro.
E’ un tentativo di riportare al centro il buon senso, la capacità di riconoscere il reale – in questo caso la differenza sessuale fra uomo e donna, che i sostenitori del gender vorrebbero annullata e mescolata fra infiniti generi rigorosamente equivalenti – e la consapevolezza che partire dalla giustissima tutela per ogni persona a prescindere dal proprio orientamento sessuale per approdare a corsi sull’educazione di genere è un evidente pretesto. Adesso sull’arcivescovo fioccheranno copiose e velenose critiche. Alcuni esponenti politici, specie di centrosinistra – quindi gli stessi fino a ieri sono stati pronti a citare con assoluta devozione le parole di mons. Bressan su altri temi -, faranno poi finta di nulla. Ma le sue parole sono state chiare, quindi per i politici ora si tratta di scegliere fra la coscienza e il consenso, fra la paura di ritrovarsi elettoralmente perdenti ed il coraggio di essere coerenti.
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22 commenti
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Mons. Bressan ha ragione.
Anche se il Trentino è indubbiamente una regione messa meglio di tante altre, anche li ci sono questioni importanti ed urgenti di cui occuparsi.
Mi permetto di suggerirgli di non far perdere tempo a tutti smettendo subito di occuparsi di questa questione, lasciando che le norme in questione vengano tranquillamente e velocemente approvate, per passare poi subito alle altre questioni.
C’è da osservare che pure Lucillo ha assorbito perfettamente il significato di “priorità” nell’accezione renziana: prima le pinzillacchere, poi (tendente al mai) le cose importanti.
Viva l’Italia.
Ti sbagli completamente, un antirenziano totale come me è difficile da trovare.
Veloci per le secondo te pinzillacchere e si passa subito alle cose per secondo te cose importanti.
E che i vescovi facciano i vescovi della comunità cristiana, smettendo di rompere le balle sull’evoluzione della società civile che non sa cosa farsene di loro e delle loro credenze.
Sapessi quanto mi frega che tu sia renziano o meno…
Il fatto è che da quanto hai scritto sopra si DEDUCE che anche tu ti sei adeguato alla sua filosofia: la priorità non si assegna alle cose veramente importanti (in Italia ci sono MILIONI di poveri!), ma a quelle che danno un bel ritorno di immagine a costo zero, e l’agenda imposta dai gay risponde a queste caratteristiche perfettamente.
Il vescovo, poi, fa il il suo dovere di vescovo proprio quando rompe le balle a voialtri che credete di “evolvere” la società civile rendendo lecita ogni lurida perversione.
Ciò che viene continuamento citato come “Ideologia di gender” non è che la semplice, oggettiva realtà dei fatti.
Definire tutto questo come “ideologia” è soltanto un modo pietoso da parte dell’unica vera ideologia in campo di creare uno spauracchio al fine di poter fare del peloso vittimismo (vedi le sentinelle del nulla).
Il tutto poiché l’ideologia religiosa, basata unicamente su dettami che devono essere accettati ciecamente, non tollera che la realtà dei fatti la sbugiardi clamorosamente.
E’ vero di emergenze ce ne sono tante….cominciate voi a far perdere meno tempo cercando di mettere i bastoni fra le ruote all’approvazione di leggi di civiltà e giustizia come un ddl contro l’omofobia.
l’impressione è che vi stanno usando, voi lgbt, per cancellare la fede cristiana dall’europa. altro non hanno trovato (cioè ci hanno provato per 2000 anni in vari modi) e alla fine hanno pensato a voi. tutto il ’68, con il cambiare della mentalità popolare, è servito a ciò ma con voi proveranno a dare il colpo di grazia ai cattolici. siete solo carne da macello, e di solito chi è tale dopo che è servito viene buttato via. o comunque dopo la carota c’è il bastone. dovreste riflettere su un punto: l’europa occidentale è almeno dalla rivoluzione francese che è molto secolarizzata. mi spieghi come mai non hanno pensato prima a voi? se davvero alla parte laica della società interessavano gli omosessuali ci avrebbero pensato prima ad essi. ed invece ecco oggi tutta la propaganda con leggi ad hoc che servono solo per zittire i cattolici e, casomai, a far cambiare loro idea. a me pare evidente che è tutto finalizzato ad usare gli lgbt. anche perché ci stiamo riempiendo di islamici. salvo sorprese credi che saranno dalla vostra parte? tutto può darsi, però… che sia la sorpresa (=il bastone) preparata per voi? io fossi gay e potessi farlo andrei via. ma tanto ho un altro timore a riguardo, che non voglio rinnegare la fede. poi dite che non create problemi. ma và! se gli islamici crescono di più è anche perchè l’italia ha più gente lgbt degli islamici. al nord europa il processo è più in “avanti”. tra pochi anni pregheranno in direzione della mecca, o questo è pensabile.
“Ma le sue parole [di Mons. Bressan] sono state chiare, quindi per i politici ora si tratta di scegliere fra la coscienza e il consenso”
Fatemi capire: secondo il giornalista le parole dell’arcivescovo sono la voce della coscienza dei politici? L’arcivescovo coincide con la coscienza?
Bella concezione dell’autonomia della laicità dello stato e dell’autonomia della politica (e della persona).
Daniele , fatti formare la coscienza dall’arcigay , che così sei a posto !
La coscienza é assolutamente individuale e non può corrispondere ai dettami di un gruppo piuttosto che di un altro che siano quelli della morale cattolica o dell’arcigay. Il politico per legge “agisce senza vincolo di mandato” per cui in particolare sui temi etici può solo esprimere i propri principi che sono diversi per ognuno di noi. Se questo prelato vuole dettare la linea politica che si “SPRETI” e poi si candidi in Parlamento.
@ Filomena
vale anche per il Presidente di Confindustria?
“Se questo PRESIDENTE vuole dettare la linea politica si DISINCONFINDUSTRI e poi si candidi in Parlamento”
Eh no, questa è altra cosa visto che non riguarda la separazione tra Stato e Chiesa. Poi se vuoi la mia opinione dovrebbe valere anche per il Presidente di confindustria o per esempio per chi è proprietario di mezzi di comunicazione. Si chiama conflitto di interessi.
@ Filomena,
anche in questo caso l’odio verso i bigotti ti acceca e ti fa dire cose fuori dal buon senso. Il prelato è cittadino italiano? Si! La CEI è la stessa cosa della Citta del Vaticano? No! Questi soggetti (e cittadini italiani) che parlano e/o rappresentano i cattolici italiani hanno delle libertà/diritti costituzionalmente garantiti di esprimere le proprie opinioni? Si! Il “dettare la linea politica” è accompagnata da minacce fisiche verso i politici al punto da indurlo al terrore ed obbligandoli a fare qualche cosa che non vogliono fare? No
Lascia parlare tutti…Filomena…. almeno questo!
PS –
Pure i Segretari Generali dei Sindacati se esprimono desideri di linee politiche a favore dei lavoratori si devono …. disindacalizzare?
Pure il Presidente dell’ArciGay deve disigayzzarsi per esprimere idee su linee politiche?
Pure il presidente dei Giocatori di Briscola…. (non so il Dis-)?
Ora basta , sto esagerando!
Il politico è senza vincolo di mandato, ma se ci tiene alla cadrega, deve rispondere agli elettori.
Se ti presenti alle elezioni come cattolico o come scalfarotto ti devi comportare con coerenza, altrimenti chi ti ha votato la prossima volta non ti rivota.
Chiarozzo?
filomena, smettila. hai rotto. sei una pappagalla. smamma.
smamma tu beppe, tu e il tuo amichetto in rosso!
luca, sta basso senno ti rompo quel poco di c..o che ti resta.
C’è una “piccola” precisazioni da fare:
la teoria gender è stata smentita dai fatti, il più clamoroso dei quali è il caso David/Brenda.
Questo però pone un serio problema: infatti se NON “si sceglie a quale genere appartenere”, allora SI E’.
Il titolo al solito, (è una costante di Tempi) è fuorviante. Sembra che l’oggetto sia il ddl Leoni/Scalfarotto, poi si capisce che ha a che fare scuola ma non ne chiarisce i motivi.
Quanto poi al
«dovrebbe restare sopra le, e fuori delle, associazioni di qualsiasi tipo, pur dialogando con tutte loro»
è da prendere, incorniciare e tirare fuori IN TUTTI I CASI. Anche in quelli che piacciono al Vescovo.
Finalmente un argomento sui gai. Ci sono statti in questo periodo crisi umanitarie, immigrati morti in mare, genocidi ed un sacco di altre cose ed ho sperato sentire su questi una (dico una) parola da Bifocale, Luca ed altri provenienti dallo stesso circuito culturale ed invece … niente. Non ci sono cxzzx … se non riguarda specificatamente loro il resto non esiste.
toh … c’è Luca,…. ciao Luca!!! arriverà tra poco Bifocale? Bello se in questo fine agosto li risento tutti …. sarò tranquillo che stanno bene. Chissà cosa diranno i nuovissimi studi estivi: che i bambini cresciuti dai gai oltre che più felici sono anche più alti della media?
Chissà se diranno ancora che siamo omofobi e violenti . Uhhhh …. credo di si, vedo che Luca sta scaldando i motori!
ti devo mettere i link? ho commentato su diversi articoli… leggili… vedi ad esempio gli 80 euro di Renzi e altri che trovi ancora in Homepage… è un piacere risentirti
e anche, ci sono problemi più urgenti?
e quando mai!.
è dal 1994, quando avevo 18 anni e partecipai al primo pride italiano che dite che ci sono problemi più urgenti… e certo se giochiamo il gioco dei problemi più gravi per ogni problema che potete immaginare esistono cose più gravi ed urgenti ma è ovvio che uno stato deve portare aventi lotte sia per le cose urgenti sia per cose meno urgenti, altrimenti non farebbe mai nulla…
esistono cose più urgenti? smettete voi allora di fare tanti problemi, così la legge passa velocemente e ci si concentra su cose più serie… se non fosse per voi non si perderebbe tanto tempo a discutere di queste “frivolezze”…
ps
esistono cose più urgenti delle violenze contro persone che non siate voi vero? ha ha ha
Giusto, occupiamoci dei gay e chi se ne frega se diventiamo califfato d’Italia!
I problemi più urgenti ci sono: disoccupazione sempre più alle stelle, islam estremista e moderato, politica corrotta, abbandono a sè di disabili fisici e psichici, razzismo verso gli italiani proprio peringraziarsi i voti degli stranieri (vi sfido a provare che non è vero!) e si potrebbe continuare. E questi problemi riguardano lgbt ed etero.
Beato te Luca che vivi in un mondo tutto tuo per non farti toccare da queste cose.
Buon senso e rispetto. Proprio sono carenti.