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Lasciando da parte per un momento la scontata associazione di idee fra la munificità dei sauditi e la loro schiacciante vittoria nella votazione per l’assegnazione di Expo 2030, non si può non notare che i 119 voti su 165 che Riyadh si è accaparrata all’assemblea generale del Bureau International des Expositions di Parigi il 28 novembre scorso costituiscono la plastica rappresentazione di due verità geopolitiche dell’attualità internazionale: la prima è che tutti oggi corrono sotto le insegne dell’Arabia Saudita perché tutti hanno bisogno di lei, e la seconda è che l’Arabia Saudita gioca volentieri con tutti su tutti i tavoli.
Tutti hanno bisogno dell'Arabia Saudita. E viceversa
A queste due verità se ne aggiunge una terza che va fatta notare al rabbuiato ambasciatore Giampiero Massolo per consolarlo e rimotivarlo al lavoro: se è vero che oggi tutti hanno bisogno dell’Arabia Saudita, è anche vero che l’Arabia Saudita ha bisogno di tutti. E l’Italia è in condizione di risalire ...
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