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La preghiera del mattino

L’“apertura” un po’ tardiva di Macron a Marine Le Pen

Di Lodovico Festa
09 Settembre 2024
Il punto politico centrale della nomina di Barnier a primo ministro, e come è nata l’ipotesi di scegliere un gollista di destra, con tanti saluti al Fronte popolare di Mélenchon. Rassegna ragionata dal web
Protesta della sinistra del Fronte popolare a Parigi contro la scelta di Macron di nominare primo ministro un uomo di destra come Michel Barnier, 7 settembre 2024
Protesta della sinistra del Fronte popolare a Parigi contro la scelta di Macron di nominare primo ministro un uomo di destra come Michel Barnier, 7 settembre 2024 (foto Ansa)

Su Huffington Post France Maxime Birken scrive: «Alors que la nomination d’un nouveau Premier ministre se fait toujours attendre, c’est un ancien locataire de Matignon qui entre déjà dans la course pour l’élection présidentielle a priori prévue en 2027. Dans un entretien au Point, publié ce mardi 3 septembre, Édouard Philippe a officialisé son ambition d’accéder au poste de chef de l’État».
Qualche giorno fa l’ex gollista, ex premier licenziato dal presidente perché troppo popolare, poi rieletto con i macroniani ma con una sua formazione politica, Édouard Philippe, ha annunciato la sua ambizione di correre alle prossime presidenziali. Philippe – che prima del voto europeo aveva avuto anche un colloquio riservato con Marine Le Pen, poi rivelato dalla stampa –, ponendo la questione di una sua candidatura per l’Eliseo ben due anni prima della scadenza, ha mandato un messaggio preciso a Emmanuel Macron: la questione delle tue dimissioni, già evocata da Jean-Luc Mélenchon, è all’ordine del...

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