Andreotti firmò la legge sull’aborto, ma poi si pentì (lo disse in pubblico, a Madre Teresa e a Wojtyla)

Di Redazione
10 Maggio 2013
Rispondendo a una lettrice, Renato Farina racconta il profondo pentimento di Andreotti per aver «avallato una legge genocidiaria. Lo ammise anche in pubblico»

Dopo aver letto l’articolo di Renato Farina su Giulio Andreotti – “Il segreto di Andreotti è che non aveva segreti (a parte il gelato)” -, alcuni lettori hanno scritto all’autore dicendo che non si poteva dimenticare il fatto che lo statista fu colui che firmò la legge 194 sull’aborto.

Farina, rivolgendosi a una lettrice,  ha risposto così:
«Cara Amica! Criticai sul Sabato molto duramente quella firma di Andreotti, contrapponendola al rifiuto di re Baldovino che, pur di non dare il suo assenso ad un “crimine abominevole” (Gaudium et Spes) si dimise per un giorno. A quei tempi, 1979-1980, Andreotti rispose che quello del re del Belgio gli pareva sì un gesto simbolico, ma in fondo transitorio, in fondo comodo. Più tardi, quando lo frequentai di più, si disse profondamente pentito di aver avallato una legge genocidiaria. Lo ammise anche in pubblico. Mi confidò che riteneva le accuse di mafia e altri attacchi da lui in coscienza ritenuti ingiusti, una pena in vita di quel tradimento. Cercherò le dichiarazioni pubbliche di Andreotti, ma credo stiano anche nel mio libro sui dieci anni trascorsi con lui. Di certo Andreotti se ne dichiarò colpevole con Madre Teresa e con Giovanni Paolo II».

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    8 commenti

    1. Angelo Libranti

      Che Andreotti sia stato uno statista è tutto da dimostrare. Si tratta di un politico abile e senza scrupoli che ha coltivato correnti partitiche finalizzate alla gestione del potere per il potere. L’Italia si è trovata coinvolta suo malgrado, con il risultato che ora registriamo.
      Ho letto da qualche parte che il politico guarda all’immediato, lo statista al futuro. Ecco, dopo 50 anni di repubblica a gestione democristiana, in collaborazione stretta con la sinistra, ci siamo trovati col culo per terra e gli ultimi 20 hanno messo la ciliegina sulla torta per completare il capolavoro.

    2. aletti

      queste cose ad Andreotti furono dette subito , Lui sbagliò politicamente, come fanno oggi i nostri politici che sono proprio insignificanti. Leo Aletti

    3. andrea

      ridicolo

    4. Enrico

      Firmarono il Pres della Rep Leone e del Consiglio Andreotti. Due cattolici.
      Non avessero firmato loro avrebbero firmato altri, dando così la “prova” che un cattolico non potesse svolgere laicamente quei ruoli istituzionali. Socialisti, comunisti, radicali, repubblicani, liberali, laicisti vari non aspettavano altro.

      D’altra parte mi domando:
      Vendola firmerebbe una legge contraria ai “diritti” gay?
      Epifani firmerebbe l’abolizione dell’articolo 18?
      Bonino firmerebbe una limitazione della legge 194?

    5. Su Connottu

      @ Tossani: ok per la petizione, grazie!

    6. Su Connottu

      Al di là caso particolare, rimane la questione generale dell’impegno politico dei cattolici.
      Alla posizione di Andreotti sulla legge 194 mi viene naturale contrapporre l’atteggiamento di Fanfani sul referendum contro il divorzio, come ricordato anche da altri.
      Farina probabilmente difenderebbe Fanfani per la sua posizione così netta e intransigente (baldoviniana), anche se l’esito politico, e quindi sociale, di quell’intransigenza fu obiettivamente un disastro.
      Sono convinto che il principio non negoziabile per un politico cattolico che gioca con l’uomo in meno sia portare a casa il risultato, alla peggio contenere i danni. Fuori di metafora calcistica, uno cerca il miglior compromesso che la situazione e le proprie capacità gli permettono.
      Se uno parte sempre e comunque con l’idea del tutto o niente… o fa parte di una maggioranza bulgara o forse è meglio che non si occupi di politica. Ogni riferimento alla situazione attuale è puramente voluto…

      Ci sarebbe anche una terza possibilità: la “scelta religiosa”. Lascio volentieri l’argomento agli appassionati di suicidio…

    7. francesco taddei

      andreotti nella sua carriera politica ha attraversato anche i momenti oscuri del paese. non fatene un santo.

    8. Annarosa

      Gentile Farina,
      grazie per la sua risposta. Sono molto interessata a vedere le citazioni di cui parla. Io, purtroppo, ho trovato solo questa, del 2008: “Ma siccome la gran parte delle legislazioni del mondo l’aborto lo contemplava, ringraziamo Dio che ce lo siamo levato di torno perché ce lo saremmo ritrovato successivamente e magari avrebbe complicato ancora di più le cose” . Ecco non mi sembra un gran segnale di pentimento pubblico. Qui il resto della citazione, riportata dal Foglio http://www.ilfoglio.it/cerazade/2474?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+ilfoglio_blogs+(Il+Foglio+.it+-+Blogs)
      Aspetto fiduciosa altre fonti.
      Buona giornata.

    I commenti sono chiusi.