Gli Usa non possono combattere la Cina da soli, il movimento Maga deve istituzionalizzarsi, il tycoon (forse) sta copiando Mitterand. Rassegna ragionata dal web
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump (foto Ansa)
Sul Sussidiario Carlo Pelanda scrive: «L’America, pur superpotenza, è troppo piccola per gestire senza alleati convergenti un conflitto bipolare con la Cina. E probabilmente non basta. Senza una minore convergenza tra Russia e Cina e una maggiore influenza condizionante sulle nazioni chiave del Sud globale sarà difficile per l’America ottenere un vantaggio nel conflitto bipolare. Parecchi governi se ne sono già accorti. Tokyo e Seul hanno abbozzato un accordo economico con Pechino enfatizzando una stretta di mano fra i tre rappresentanti come segnale dissuasivo all’America in fase di negoziato sui dazi. Così come l’India ha percepito una sua rilevanza maggiore utile per attutire i dazi statunitensi e prendere posizione chiave per l’infrastruttura di enorme rilevanza geoeconomica programmata per connettere Indo-Pacifico, Mediterraneo e America atlantica (Imec) che ha anche rilievo geopolitico per le relazioni convergenti con Arabia ed Emirati e per azioni congiunte verso l’Africa con sc...