Anche Tom Ford diventa papà grazie all’affitto di un utero. La madre surrogata è trendy

Di Elisabetto Longo
10 Ottobre 2012

Chissà chi sarà il prossimo divo a cercare una potenziale candidata tra gli annunci degli uteri in affitto. L’ultimo ad essere ricorso alla mamma surrogata è stato lo stilista Tom Ford, insieme a Richard Buckley, suo compagno da 25 anni. I due sono diventati papà il 23 settembre, come annunciato tramite comunicato stampa. Lo stilista, che ha rappresentato gli anni della rinascita di Gucci, e che ora ha un suo brand, ha 51 anni e ha detto che nessuno vedrà il bambino fino a quando Alexander John, questo il nome scelto (stranamente sobrio), avrà 18 anni. «Lo terrò lontano dai riflettori, e non lo userò mai per farmi pubblicità». L’esatto opposto di quello che sta facendo Elton John, che da quando è diventato papà del piccolo Zachary, ha già fatto così tante copertine da aver paura per l’incolumità del figlio. Al quale vorrebbe dare un fratellino.

UTERI IN AFFITTO CERCASI. Nemmeno Tom Ford ha quindi ascoltato Rupert Everett, che di recente ha dichiarato, da gay, che non c’è niente di peggio di avere due padri. Ha invece seguito la strada della paternità in solitudine, a sorpresa, Miguel Bosè, che a 55 anni ha dichiarato su Facebook di essere diventato padre di due gemelli, Diego e Tadeo. Così come Ricky Martin, che ha rilasciato più interviste sulla venuta al mondo dei suoi due bambini Valentino e Matteo che sul suo ultimo disastroso disco. Ricorrono a uteri in affitto anche dive che non hanno più voglia di imbattersi in nausee mattutine e allattamento: è il caso di Sarah Jessica Parker, che ha avuto due gemelline fashionissime, o di Nicole Kidman, che ha avuto così la sua seconda figlia, Faith Margaret, e che ne vorrebbe in questo modo anche una terza. Perché una madre surrogata si sposa benissimo con le esigenze di copione.

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