Anche il Trentino vuole la sua legge sull’omofobia (che è pure peggio di quella Scalfarotto)

Di Giuliano Guzzo
31 Gennaio 2014
In provincia inizia l'iter del ddl sul contrasto alle "discriminazioni di genere". Si parla anche di co-genitore e grammatica, ma - chissà perché - non si dà definizione di cosa si intenda per "omofobia"

Et voilà: legge sull’omofobia anche a livello locale. E’ quello che accade nel Consiglio provinciale di Trento dove ieri ha preso ufficialmente avvio l’iter del disegno di legge n. 2/XIV/XV d’iniziativa popolare concernente “Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dall’intersessualità”.
Per la verità è la seconda volta che succede dato che lo stesso testo era stato presentato nel corso della precedente legislatura ma lo scadere della stessa aveva impedito un’approvazione che, con l’attuale maggioranza di centrosinistra, ora nessuno pare possa evitare. La proposta legislativa, strutturata in sedici articoli, si presenta come un concentrato di teoria gender a dir poco formidabile e persino superiore, per densità ideologica, a quanto si è finora visto a livello nazionale.

Vediamo in sintesi di che si tratta a partire dalla definizione – quanto meno curiosa – di «identità di genere», quale «identificazione primaria di ogni persona come maschio o femmina o altro, indipendentemente dall’attribuzione del sesso biologico» (art. 2, comma 1, lettera b). Qui l’uomo della strada, ancora poco pratico del vocabolario gender, potrebbe domandarsi cosa mai significhi «identificazione primaria di ogni persona come maschio o femmina o altro», soprattutto quell’indefinito «altro» che, oltre a fare a pugni con la precisione propria del lessico giuridico, è l’opposto di qualsivoglia forma di identità. Ma siamo solo l’inizio. La proposta di legge prevede pure la definizione – altrettanto opinabile – del «co-genitore» individuato come «persona che, condividendo il progetto di genitorialità con il partner, genitore giuridicamente riconosciuto tale dall’ordinamento italiano, svolge socialmente e nei fatti il ruolo di genitore» (art. 2, comma 1, lettera b): alzi la mano chi non coglie in questo giro di parole una forma di chiaro riconoscimento delle coppie omosessuali. La cosa è talmente palese che non richiede alcun commento ulteriore.

Sempre in tema di definizioni, pur ricorrendo con disagio alle vetuste categorie “maschile” e “femminile”, nel testo si precisa di non voler limitare ad alcuno la possibilità di sentirsi uomo o donna e dunque esclusi dalle misure previste: «La declinazione al genere grammaticale maschile dei termini che identificano i destinatari di questa legge è inclusiva dei beneficiari che hanno un’identità femminile» (art. 2, comma 2). Come a dire: io legislatore quando parlo del genere maschile intendo anche il femminile; la realtà dell’identità sessuale viene così polverizzata e ridotta a mero «genere grammaticale». Anche su questo il nostro uomo della strada potrebbe comprensibilmente manifestare confusione, ma niente paura. Proprio nella consapevolezza che si tratta di forti “innovazioni”, gli autori della proposta di legge sottoscritta da 7.000 cittadini hanno previsto sia un inserimento di questi «temi nei programmi di educazione alla sessualità e affettività rivolti agli studenti, includendovi informazioni sulle tecniche contraccettive» – un po’ di contraccezione in più, si sa, non guasta mai -, sia la programmazione di «iniziative d’informazione periodica rivolte al personale provinciale» (art. 7 comma 2). Due piccioni con una fava, dunque: studenti e dipendenti provinciali, se questo disegno di legge ora all’esame della Commissione competente verrà approvato, saranno tutti rieducati al pluralismo gender e alla lotta contro l’omofobia.

Sì, perché la proposta legislativa, come si diceva poc’anzi, nasce anzitutto per contrastare questo fenomeno che però – analogamente alla proposta Scalfarotto – si guarda bene dal definire, lasciando così la libertà all’interprete di turno di estendere la propria concezione di omofobia a piacimento. Davvero curioso, anche perché nel testo, all’articolo 2, campeggia una vera e propria rosa di definizioni – ci sono quelle di «genere», «identità di genere», «orientamento sessuale», «intersessualità», «transessuale», «transgender», «co-genitore» – ma di una formulazione del concetto di discriminazione omofobica, guarda caso, neppure l’ombra. Manca poi la previsione di sanzioni penali, essendo quello ambito di competenza statale, ma nell’insieme il disegno di legge n. 2/XIV/XV, con la sua voluta vaghezza da un lato, e la sua portata “innovativa” per esempio col riconoscimento del ricordato «co-genitore» dall’altro, ha tutti gli ingredienti per suscitare inquietudine in un Trentino dove una politica seria, con una provincia che sconta tassi di natalità cimiteriali, avrebbe ben altro di cui occuparsi. Una legge del genere, o meglio del gender, dovrebbe spaventare soprattutto coloro che si ostinano, quei testardi, a concepire la famiglia come formata dal matrimonio fra uomo e donna e vorrebbero che anche i loro figli – anziché esaltarsi per un mondo suddiviso fra uomini, donne e «altro» – crescessero con quest’idea.

giulianoguzzo.wordpress.com

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    30 commenti

    1. roby

      chiedo scusa ma abito a trento e non trovo traccia della legge sopracitata, ce n’è invece una che non dice quasi niente di quanto scritto sopra. Si tratta di un’altra versione? Ci sono più proposte di legge? Mi aiutate a capire?

      grazie

    2. ErikaT

      Io capisco benissimo che agli omofobici e ai transfobici non piacciano le leggi contro l’ omofobia e la transfobia ma questo è un problema loro, sono loro che debbono curarsi la mente , non gli altri,
      Io a differenza di altri sono felice della scelta del Trentino Alto Adige
      Possi mettere il link del mio bog o no?????
      ErikaT veganatrans

      1. luca

        Erika, guarda io sono gay e molto felice di una legge contro l’omofobia, ma questa legge in effetti è fatta malissimo. se dici che l’omofobia è un reato ma non dici cosa intendi per omofobia fai un gran casino.
        perchè è vero che chi è contro i matrimoni gay è un omofobo ma certo non è l’espressione di una contrarietà che la legge deve punire, viceversa se la legge non dice cosè l’omofobia potrebbe non essere mai applicata perchè ogni volta la cosa sarebbe interpretabile.
        una legge ben fatta non deve essere così tanto interpretabile. dovrebbero chiarire cosa intendono per omofobia e togliere la dispensa ad essere omofobi a scuole, ospedali e chiese come risulta ora dalla legge che vogliono varare

      2. beppe

        erika ( da poco scongelata) attenta che cornacchia ti VEDE e siccome sei addirittura VEGANA chissà cosa ti fa.

        1. cornacchia

          Credo che sia interesse di tutti poter esprimere pubblicamente le proprie preferenze, senza essere molestati. Così sia le ragazze etero, che quelle lesbiche, che quelle bisessuali, che quelle asessuali potranno vivere in pace.

    3. Owl

      Non capisco cosa ci sia di male in questa proposta di legge, e cosa vorrebbe arrivare a dire l’articolo? Legge contro l’omofobia = attacco alle famiglie composte da madre e padre? E perchè mai?
      Altra cosa, se per omofobia intendete sorrisetti e sguardi torvi a coppie omosessuali (che comunque degradano una persona per quello che è ed è terribilmente sbagliato lo stesso), fareste meglio ad informarvi un po’ di più. Sentito parlare dell'”urinoterapia” in Russia?

      1. Francesco

        Owl, prova a riflettere sulla “provocazione” di Giuseppe, cosa potrebbe succedere in Italia a breve.
        Giocano con il temrine “omofobia” per imbavagliare le coscienze. Visto che e’ chiaro a tutte le persone perbene e ragionevoli che l’omosessuale non va discriminato, chi dice che il comportamento omosessuale e’ sbagliato viene perseguito. Succede gia’ all’estero (Francia, Scozia, Canada …)

        1. Owl

          Grazie della risposta, Francesco. Vorrei però capire in che modo vengono penalizzate queste persone che pensano che il comportamento omosessuale sia sbagliato. A mio parere questa legge non deve essere presa come una forzatura di pensiero, piuttosto come un’espressione di libertà (una libertà che non va a soffocarne un’altra); poi è vero che non è completamente chiara come legge, e in più ci infila con nonchalance un implicito riconoscimento delle coppie omosessuali con la definizione del “co-genitore”, ma non penso proprio che questa sua richiesta di riconoscimento di sè debba sfociare in un’imposizione di sè agli altri. E’ questo che dà più fastidio dell’articolo qui sopra, la deduzione che la famiglia cristiana “normale” è la vittima, tirando in ballo la vecchia storia del cristiano perseguitato. Ma dai.

        2. luca

          francesco, abbiamo già deciso che il problema (sia per voi che per noi) è in cosa intendiamo per omofobia a livello legale…
          se per omofobia si intende tutto avete ragione voi, e sono dalla vostra parte, ma se per omofobia non si intende poi nulla abbiamo ragione noi

          1. Francesco

            Allora perche’ Scalfarotto invece di fare “terrorismo” non scrive almeno nella proposta cosa si intende per omofobo?

            PS,
            che il problema e’ cosa intendiamo x omofobia l’hai deciso tu. Comunque risolverlo aiuterebbe, ma non possiamo deciderlo io e te qui.

    4. Cornacchia

      CRA! CRA! CRA! Non avete risposto alle mie domande. CRA! CRA! CRA!

    5. Sara

      sarebbe tutto molto piu’ semplice se ognuno vivesse come crede sia meglio senza imporre a gli altri il proprio credo come fosse oro colato poi alla fine ognuno renderà conto a DIO di come ha usato il (SUO) dono della vita

      1. luca

        brava pensa a quando dovrai rispondere a dio del fatto che ti sei elevata a giudice e parlato per lui

    6. luca

      spero che arrivino presto una serie di leggi a livello nazionale a colmare le lacune che queste leggi regionali cercano di colmare

      1. domenico b.

        sì. Luca, ce le avrai le tue belle leggine, così potrai sposarti e passeggiare mano nella mano col tuo compagno, e se a qualcuno scapperà un sorrisino chiamerai il poliziotto che gli insegnerà le buone maniere. Perché è giusto che uno stato laico abbia delle leggi che scimmiottano la legge naturale…

        1. cornacchia

          Perché adesso non potrebbe camminare come vuole, con chi gli pare?
          Prima sostenete che gli omosessuali hanno già tutte le libertà, poi ne contestate l’esistenza.

          1. Giuseppe

            Certo che adesso può camminare mano nella mano con chi vuole, però se a qualcuno scappa il sorrisino non può chiamare il poliziotto per farlo castigare. Dopo la legge Scalfarotto potrà farlo. Anzi, di più: potrà chiamare il poliziotto e il giudice per far castigare quelli che vanno in giro mano nella mano marito e moglie, magari con uno o più figli, perché con questo loro comportamento fanno propaganda al matrimonio maschio – femmina e, quindi, discriminano gli LGBT. Dici che ho troppa fantasia? Magari! In Francia è già successo a gente che portava una maglietta che rappresentava una famiglia normale….. ed è stata portata in gendarmeria come uno beccato a scippare la borsetta alla nonna.

            1. cornacchia

              Non si sta parlando di sorrisi (io li faccio quando vedo le persone di colore, i vegetariani, i preti, gli interesti ed i brutti come me), ma di insulti.

            2. Francesco

              La famigliola di Parigi non stava insultando nessuno, c’e’ anche il filmato.
              Se ne andava per il parco allegramente con la maglietta colorata.

            3. luca

              ancora? la famiglia è stata fermata per un accertamento perchè aderiva ad una manifestazione che aveva il giorno prima messo a soqquadro parigi. in russia per srotolare una bandiera gay vieni messo in carcere… hai presente la differenza tra un accertamento e il carcere?

            4. Francesco

              Gia’, un professore (incensurato) viene fermato perche’ indossa una maglietta uguale a quella indossata in una manifestazione con centinaia di migliaia di persone (che se erano i centri sociali viene fuori la guerra), multato perche’ non se la toglie e in attesa di processo…

              Stiamo parlando della Francia, cioe’ di quello che succedera’ tra poco in Italia.
              Se invece vogliamo andare piu’ in la’, in Russia, allora facciamo un salto anche in Africa, perche’ no, dove centinaia di migliaia di cristiani vengono uccisi ogni anno. E probabilmente anche di gay. Non penso che gli italiani siano condizionati piu’ dai russi che dai francesci.

            5. luca

              francesco intanto almeno in russia e africa non è illegale essere cattolici mentre essere gay è motivo per carcere a vita/pena di morte, e qui non si parla di atti di privati ma di stato.

              cmq se non faccio un accertamento tramite un fermo cosa ne so io che sei un prof incensurato? sei in una manifestazione in cui una minoranza ha creato danni enormi, ti fermo e controllo

            6. beppe

              luca, quali danni enormi hanno fatto i manifestanti di parigi?
              quattro gatti di sinistra ne fanno molti di più

            7. luca

              beppe io possiedo un bel televisore, bello grosso e con un audio eccellente e di tanto in tanto guardo le notizie, cosa che evidentemente tu in quei giorni non facevi. se questo non bastasse anche internet riportava in lungo e in largo quei fatti… parigi l’avete messa a soqquadro

            8. Francesco

              Ah ecco, Luca, indossare una maglietta e’ indice di delinquenza.
              L’anno fermato il giorno dopo. Era con la famiglia. Nel parco centrale di Parigi. Non dimostrava nulla se non quello scritto sulla maglietta…
              Ci sei?
              Come dice Beppe: danni enormi? Ah si, al vostro orgoglio.

            9. Francesco

              Luca, sei uno di quelli che sostengono che il Family Day di Roma e’ stato organizzato da Berlusconi e Casini? No, perche’ se stai alle televisioni di regime queste sono le conclusioni…

            10. beppe

              complimenti cornacchia, soprattutto quando VEDI i vegetariani ( che si riconoscono benissimo dalle foglioline che escono dalle orecchie).

            11. cornacchia

              A me non danno fastidio i vegetariani.
              D’altro canto, voi dite di essere rispettosissimi delle coppie omosessuali, pur non condividendone i gusti sessuali. Perché io non dovrei essere rispettosissimo di chi è vegetariano, pur non condividendone i gusti alimentari.
              Cosìè che una persona per essere rispettata deve nascondersi?

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