
Anche il sindaco di Bari preferisce genitore 1 e 2 a mamma e papà. Forum famiglie: «Nessuno spazio alla vita reale»
Usare le parole mamma e papà è una forma di discriminazione anche secondo il sindaco di Bari, Antonio Decaro (Pd), che per questo motivo ha deciso che d’ora in poi sui moduli per iscrivere i figli agli asilo nido della città al posto della dicitura “madre” e “padre” ci sarà scritto “genitore 1” e “genitore 2”.
«NON DÀ SPAZIO ALLA REALTÀ». «Apprendiamo con interesse e non senza perplessità che anche a Bari le parole mamma e papà sono divenute sinonimo di omofobia», si legge in una lettera indirizzata al primo cittadino dal Forum delle associazioni familiari. Il Forum vede nell’iniziativa di Decaro l’impronta di una ideologia che non «dà spazio alla vita reale», che non si cura «di chi ogni giorno genera e costruisce il futuro di questa città», e per questo invita i genitori a disobbedire barrando le nuove caselle e riscrivendoci sopra le parole originali. «A Bari si rispettano le persone omosessuali», ma «cosa c’entra questo con l’eliminazione delle parole padre e madre dal modulo?», domanda il Forum. In che modo le persone con tendenze omosessuali «sarebbero discriminate»?
PARLARNE NO? Nella lettera si ricorda al sindaco anche un protocollo d’intesa, rimasto sulla carta, siglato nel 2010 dallo stesso il Forum delle associazioni familiari con l’allora sindaco Michele Emiliano, un patto «che impegnava la sua amministrazione e quelle che poi si sarebbero susseguite alla guida del Comune di Bari, alla collaborazione stretta con le associazioni familiari baresi per la costruzione di un sistema coerente di politiche familiari». Oggi ai rappresentanti delle famiglie tocca solo «constatare tanta differenza fra il trattamento, la disponibilità e l’attenzione riservate alle associazioni Lgbt e quelli dimostrati nei confronti di quelle famiglie che sono il fondamento di questa città, il laboratorio di cittadinanza attiva, di soggettività sociale, di costruzione del bene comune che esse, nel momento in cui si impegnano a mettere al mondo ed a tirar su dei figli». L’invito del Forum al sindaco e alle forze politiche è quindi quello di «portare in Consiglio comunale il dibattito» su queste iniziative.
LA GIOSTRA DEI DESIDERI. A sostenere il forum anche il segretario cittadino di Forza Italia, Luigi D’Ambrosio Lettieri, che ha puntato l’attenzione sui bambini, «l’anello più debole e indifeso di questa assurda catena di montaggio dei desideri scambiati per diritti», perché non bisogna dimenticare che «è da loro che occorrerebbe partire per costruire la società migliore. Invece si preferisce partire dagli egoismi degli adulti. Non si può davvero pensare che usare due parole naturali ed antiche come madre e padre possa essere foriero di intenti discriminatori e omofobi. Siamo alla follia. È semmai vero il contrario: ad essere discriminati sono proprio i padri e le madri. E a fare le spese di questa giostra dei desideri sono soltanto loro: i bambini. Invito caldamente il sindaco Decaro a ripensarci».
Articoli correlati
12 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
vorrei vedere se il sindaco si rivolge a sua madre chiamandola genitore1 !!! AH AH AH
mamma’ lo fa nuovo
Non mi risulta che mai, neppure sul libretto di comunicazioni, nello spazio riservato alle firme dei genitori sia mai stato scritto madre e padre ma sempre genitore o chi ne fa le veci. Ora senza fare polemiche inutili e senza intaccare la sensibilità di nessuno non si poteva anche qui semplicemente riservare due spazi con la dicitura genitore evitando di mettere numeri? Poi tutto il resto delle polemiche e dei retropensieri qui sopra ovviamente non c’entrano nulla è sono solo strumentali per ribadire le proprie tesi.
A Filomena non risulta, quindi, che genitore 1 e genitore 2 sono indicazioni superflue, mentre quella sarebbe stata, chissà perché, discriminatoria. Quindi, va bene, lasciamo genitore o chi ne fa le veci sui libretti. Ma sui certificati anagrafici, però, c’era scritto padre e madre: lasciamo anche quelli: chi dice di no?
Chi? Le Filom-ena che vogliono, guarda un po’, che passi l’agenda del genderismo imposto dall’Ue: i matrimoni gay, le adozioni gay, la pedagogia alla Lunacek decisa a tavolino da esperti dello stesso orientamento ideologico per imporli a centinaia di milioni di “liberi” cittadini europei, che vanno messi in galera se solo dissentono da questo Praesidium Supremo del Pensiero Unico.
Haider non le sembra che usare la parola genitore che è neutra andrebbe benissimo su tutti i documenti pubblici? Perché fare polemiche su cose che non farebbero danno a nessuno e accontenterebbero tutti? Rifiutare anche la parola genitore mi sembra veramente un accanimento strumentale.
Haider? A, ho capito…ancorra ad inseguire i mulini a vento fascisti.
No guardi non c’è nessun riferimento, mi scuso ma se non controllo la tastiera mi mette in automatico ogni volta Haider invece che Raider. Stavolta sono innocente, giuro!!!
Filomena, stavolta, non dovrà scusarsi con me. Qualcuno si è introdotto usando il mio nickname. Sono successe altre cose strane al mio computer. Prego la Redazione di fare il possibile, da parte sua, per evitare l’inconveniente che segnalo. Mi rivolgerò alla polizia postale per individuare il responsabile di questa falsificazione.
È proprio perché ci teniamo alla qualifica di genitore come natura la ha fatta che ce la prendiamo.
Ma sì…. , caro Raider, dobbiamo avere fiducia sulle buone intenzioni chi queste belle persone. Ascoltiamo Filomena e abbandoniamo i retro pensieri. In fondo che cosa stanno facendo di male? In questo sito c’è chi discute da mesi (da quando sono arrivato io) per difendere il diritto di affidare bambini-cagnolini a gay (magari loro i bambini li detestano pure nelle foto…. ma sono per i diritti civili). Studi farlocchi hanno avuto la sfacciataggine di far passare che i bambini con i gay…crescono meglio (più alti?…più forti? …. boh!). In Italia in assenza di legge giudici acrobati affidano i bambini a gay.
Ora che in un contesto come questo se vogliono chiamare genitori 1 e 2 che facciamo ….pensiamo male? Portiamo avanti la cultura del sospetto per delle bazzecole insignificanti? Allora è vero che siamo cattivi?
PS : hanno una faccia come …. e pensano che siamo scemi.
Dopo la scoperta dei veri motivi che stanno alla base di mare nostrum e buonismi vari razzisti verso gli italiani (vedi Roma e la criminalità delle coop rosse) dobbiamo aspettarci delle intercettazioni che tradiscono interessi economici dietro le pretese di certi tizi che vogliono imporci la follia del Gender?
Saranno i suoi stessi genitori a ridergli in faccia. Immaginiamo la risposta di sua madre, quando si sentira’ chiamare ” genitore 2 ” Anto’, stai scherzando o hai bevuto un bicchiere di troppo? Per essere moderni, molti perdono anche il piu’ elementare buonsenso
Da barese mi vergogno di avere un Sindaco che pone in essere simili buffonate, dimostrando non solo scarsa conoscenza della realtà, ma anche (scusate il veltronismo!) un’ignoranza legislativa paurosa, visto che né l’unione di unioni omosessuali né la possibilità di adottare bambini è prevista dalla Legge.
Si preoccupa di discriminazioni che non esistono e che non possono esistere allo stato attuale della normativa.
Solo fumo negli occhi dei sinistri italioti per far dimenticare il massacro fiscale cui saranno costrette le famiglie baresi che entro il 16 dicembre dovranno versare le rate di competenza di Imu, Tasi e Tari.
Ma soprattutto, l’Ing. Decaro è talmente amico dei “diversamente eterosessuali” e così sensibile alle richieste della Lobby Lgbt da non sapere che nessuna coppia gay ha accolto il suo invito a trascrivere il matrimonio contratto all’estero e che all’associazione delle famiglie Arcobaleno, che riunisce i genitori omosessuali, non risulta nessun iscritto barese.
Prima di Decaro, però, si devono vergognare i cattolici che l’hanno votato.