
Anche Bush punta sul motore a idrogeno
Per i teorici della grande congiura petrolifera alla Gore Vidal questo è proprio un duro colpo: il 10 febbraio scorso il presidente Bush ha svelato il suo piano da 1,2 miliardi di dollari per la transizione al motore all’idrogeno. Anche gli Usa dunque, dopo l’Unione Europea (Ue), imboccano decisamente la strada che porterà al superamento del motore a scoppio alimentato da idrocarburi. Un diverso orientamento, però, già si scorge riguardo al problema di quale energia usare per ricavare l’idrogeno: la Ue privilegia le energie rinnovabili (solare ed eolica), che però risultano in questo caso costose; gli Usa puntano su carbone, gas e petrolio, nettamente più economici. Pochi vantaggi, allora, in termini di minore inquinamento? No, perché si stanno mettendo a punto tecniche per il “sequestro” dell’anidride carbonica prodotta durante l’estrazione dell’idrogeno, per evitare che sia immessa nell’atmosfera. Che ci crediate o no, anche il futuro di G.W. Bush è verde.
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