Ammazza il coniglio

Di Emanuele Boffi
07 Giugno 2015
Un conduttore radiofonico svedese ha ucciso in diretta un coniglio con una pompa da bicicletta per denunciare il fatto che ogni giorno migliaia di animali vengono uccisi prima di finire nei nostri piatti

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Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Asger Juhl, conduttore di una trasmissione radiofonica danese, ha ucciso in diretta Allan, un coniglio di nove settimane. L’ha estratto da una scatola di cartone, l’ha tenuto in braccio qualche minuto accarezzandolo, gli ha sferrato due colpi con una pompa da bicicletta e l’ha ammazzato tra le vane proteste di Lisne Kessler, attrice presente in studio e nota attivista animalista. Poi, sulla pagina Facebook della radio è stato pubblicato un video dove si vedono pezzi di carne dell’animale fatti cuocere in padella.

Che sia stata tutta una sceneggiata o meno, resta il fatto che l’evento ha destato inevitabili proteste, ma sia il conduttore sia l’emittente hanno spiegato che il gesto voleva sollevare un dibattito sulle migliaia di animali che, ogni giorno, sono “assassinati” in modo altrettanto brutale prima di finire nei nostri piatti. Allan, ha detto Juhl, è stato ucciso «nella maniera più umana possibile» dopo aver condotto «una bella vita».

Alcuni animalisti hanno applaudito all’iniziativa, lodando il coraggio di Juhl nel denunciare il grande macello globale. Io, che non sono animalista, piango la sorte del povero Allan e rido della logica di Juhl e dei suoi sodali per i quali sarebbe forse coerente, per combattere l’infanticidio, aspirare con una pompa da bicicletta un bambino dal ventre della madre. Ah no, scusate, devo aver sbagliato paragone. In questo caso si tratta solo di esseri umani di qualche mese, mica di innocenti coniglietti di nove settimane.

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22 commenti

  1. clemente

    Ricordatevi sempre che anche i vegetali hanno un’ anima.
    Collegate degli eletrodi ad una azalea, e poi mettevi ad agitare le braccia minacciosi viicino alla pianta.
    Vedrete dei picchi che farebbero invidia alla scala Richter durante il terremoto del Nepal.
    Quindi STOP ALLA VIVISEZIONE VEGETALE. Mangiamoci invece po’ di conigli.

    1. To.ni

      La “discriminazione” e persecuzione contro i vegetali è uno dei peggiori crimini. Si approfitta di loro perché non possono scappare e perché non emettono suoni.

  2. Angeli

    Il problema è la loro uccisione, giusto? cominciare a mangiarli vivi no?

  3. To.ni

    Mi sembra che il conduttore che “denuncia” in questo modo ha grossi problemi ed è meglio che lo tengano d’occhio.

  4. Giuseppe Rossi

    Chi uccide un animale in questo modo andrebbe imprigionato e le chiavi buttate.
    Non sono un animalista, il coniglio lo mangio e volentieri anche, ma che non si uccida un animale più dello stretto necessari e che non si uccida un coniglio per esibizionismo come in questo caso.
    Il fatto che si volessere fare pubblicità è una grande idiozia, come tutte le cose portare l’animalismo all’estremo produce brutture, come la visione opposta estremizzata è sbagliata.
    Come in tutte le cose ci vorrebbe un pò di sale in zuccca, ma abbiamo di fronte un’umanitò demente e degenerata ormai che da il peggio di sè stessa in ogni occasione.

    Di conseguenza potremmo prendere il commentatore svedese in questione e ucciderlo in modo barbaro e sanguinario per fare vedere che è sbagliato? Funziona così dunque? Dovremmo farlo?

    Un’altra inutile scatola cranica perfettamente vuota che si trascina per il mondo senza nulla di buono da fare e nella quale potremmo gridare per provare l’effetto dell’eco.

    1. Su Connottu

      Io una martellata agli zebedei del conduttore la darei volentieri, ovviamente con la medesima finalità pedagogica. Tra l’altro ne trarrebbe giovamento la sua voce.

      1. pallo

        sempre molto “pedagocici” verso quelli che non la pensano come voi vero ?
        Perchè appena si discute del rispetto verso gli animali si viene subito aggrediti ….. non capisco quale sia il vostro problema ?
        Non sono molto esperto ma non mi pare che gli insegnamenti Cattolici vadano in questo senso .
        L’uomo viene prima … certo ma non per questo non devo trattare con rispetto il resto degli animali le due cose non sono antitetiche … siete solo voi e gli animalisti estremisti che la pensate così.
        Inoltre cosa c’entra l’aborto in questo articolo … sono due aspetti completamente differenti !!!
        Per voi gli animalisti gli abortisti i NO ogm e i gay sono un’unico nemico …. siete veramente limitati.

        In ultimo … forse uccidere un coniglio in diretta non è proprio il massimo ma comunque mettere in diretto contatto quello che si mangia con la morte dell’animale è una cosa importate, permette di dare il giusto valore al cibo perchè si capisce che proviene dalla morte di un’altro essere vivente e quindi ha un valore perchè la vita ha un valore. In passato non era così, per mia madre e mia nonna era normale ammazzare la gallina per mangiarle, ora con l’industrializzazione del cibo il consumatore è lontanissimo dall’uccisione e quindi ne perde il senso e il motivo. Quindi in un certo senso il gesto dimostrativo non è così campato in aria.
        scusate il “pippone” ma ogni tanto leggendo questo blog mi “parte l’embolo”

        1. To.ni

          Uccidere il coniglio come ha fatto a scopo dimostrativo il conduttore, è roba psichiatrica.

          Trovare un filo conduttore che lega l’animalismo, ecologismo, aborto, eutanasia ecc. è dimostrabile con una qualsiasi indagine. Il tutto fa parte di una stessa sindrome chi lo nega è in mala fede .

          Gli animali utilizzano l’aggressività verso altre specie per un fine utilitaristico. Chi lo nega all’uomo non lo fa semplicemente per difendere gli animali. E se questi avessero per un quarto d’ora il dono della coscienza e della parola, prenderebbero le distanze da certi sciocchi difensori, che li usano come paravento per razionalizzare il loro radicale odio verso l’essere umano.

          Orwell dice “tutti gli animali sono uguali. Alcuni più uguali degli altri”. Perché non vengono difesi oltre al coniglio , il parente suo, lo scoiattolo rosso o il il bel topo di fogna ? (Pare che neppure il cinghiale ha tanta tutela …pure presso gli animalisti)

          PS :
          Pallo :
          Sei a favore dell’aborto?
          Sei a favore del divorzio (breve)?
          Sei a favore dell’eutanasia?
          Sei ambientalista e/o ecologista?
          Sei animalista?
          Sei a favore dei matrimonio gay?
          Sei a favore delle adozioni a favore dei gay?

          1. Luca

            Sei proprio sicuro che tutte ste posizioni vadano sempre insieme?
            Io, ad esempio, sono:

            – contrario all’aborto
            – favorevole al divorzio (anche brevissimo);
            – favorevole all’eutanasia;
            – per nulla ambientalista, né ecologista;
            – assolutamente non animalista;
            – favorevole al matrimonio gay;
            – favorevole alle adozioni da parte di coppie gay.

            Come la mettiamo?

          2. unafides

            La mettiamo che nessuno te l’ha chiesto e la mettiamo che a nessuno interessa

          3. Luca

            Se vuoi. Oppure la mettiamo che To.ni ha scritto una grandissima baggianata.

          4. Luca

            E mi riferisco a questa specifica frase:

            “Trovare un filo conduttore che lega l’animalismo, ecologismo, aborto, eutanasia ecc. è dimostrabile con una qualsiasi indagine. Il tutto fa parte di una stessa sindrome chi lo nega è in mala fede .”

          5. To.ni

            “luca

            1 febbraio 2014 alle 12:14

            l’unica cosa che riconosco dovremmo fare anche noi è il consenso del marito o del partner in caso di aborto… insomma, a me girano i così detti perchè se un uomo mette incinta una donna diventa automaticamente responsabile della prole,”

            Adesso Toni scrive:
            Mettiamola così, Luca: che tu sei un imbroglione.
            Essere contro l’aborto non vuol dire disciplinarlo, trovare eccezione o minchiate simili. Lo si è un toto …. punto (eccezione pericolo di vita …. ma nei modi giusti)

            Sull’ecologismo animalismo ecc….. credo idem (ora mi secco ad approfondire) ma ti do un assaggio:

            Franco C.

            24 gennaio 2014 alle 09:19

            “dovreste anche mostrare le immagini vere della vivisezione animale.”

            E le persone che morirebbero senza la sperimentazione animale come si potrebbero riprendere?
            … nazista come tutti gli animalisti che preferiscono un animale a un uomo.

            Meglio che muoiano animali che persone, uomini. Animalisti pericolosi.

            LUCA gli risponde:

            24 gennaio 2014 alle 10:15

            e qual è la differenza? si certo siamo per ora la specie dominante ma non abbiamo null’altro di speciale.

            ma come mai odiate tanto gli animali?

            CONCLUSIONE 1:
            Luca è “u pallunaru” (il pallonaro)

            CONCLUSIONE 2

            Toni non dice baggianate!!!

            CONCLUSIONE 3
            la sindrome esiste ma può variare per intensità. Quella di Luca è media – alta

          6. Luca

            Eh già, furbone, peccato che io abbia scoperto questo simpatico sitarello giusto qualche mese fa. Ma probabilmente, dal tuo illuminato punto di vista, tutti i “luca” di questo mondo sono la stessa persona.
            Ah ah ah ah ; )))

          7. To.ni

            Luca

            Non dirmelo, …. con il mio Luca preferito vi somigliate come due gocce d’acqua.

            Potrei risponderti che una rondine non fa primavera ( la statistica nel siterello è sbandierata in ogni modo per supportare gli autorevoli studi gay) ma non lo dico perché nel tuo caso non lo penso.

            Potrei farti notare che l’elemento statistico infimo basta a far considerare che tutta la Chiesa è una copertura per la pedofilia… ma non lo dico per non espormi all’obbiezione che vado fuori tema e al ricordarmi che non sei “quel” Luca e/o tanti altri Luca che bazzicano qua e che me l’hanno rinfacciato

            Ti rispondo in modo 🙂 scientifico 🙂 in medicina non è necessaria la copresenza di tutti i sintomi per qualificare un male. Per esempio nella sindrome della depressione su (credo) 10 sintomi ne bastano 5 per identificare una malattia. Per questo ti ho inquadrato nel medio-alto

            A ciò aggiungo un elemento non secondario: la potenzialità.

            Il tuo essere un animalista sospetto, con buone ragioni, che risiede in potenza. Se tu non credi in Dio l’uomo è un animale tra animali…. questo è un input importante per un successivo sviluppo del sintomo. Cosa assente in chi si crede figlio di Dio, che lavora e costudisce il creato, ne fa parte ma lo trascende.

          8. To.ni

            Ti ho risposto scusandomi per la colossale svista….

            scusandomi …diciamo “quasi”.

            Ma sono moderato

  5. maboba

    Questo è l’ennesimo articolo in cui si affronta il problema del cosiddetto “animalismo” in una maniera che è parallela a quella delle manifestazioni più assurde dello stesso.
    L’argomento è complesso, ma non si può affrontare né con ironie superficiali, né con contrapposizioni uomo-animali che è quanto di più stupido si possa fare.
    Siamo “differenti”, non c’è dubbio alcuno e di questo la religiosità è una delle manifestazioni più evidenti, tuttavia siamo anche animali, figli e fratelli delle specie animali che popolano il pianeta, frutto di un’evoluzione che ci vede, per ora, come il culmine della vita.
    Questo ci fa capire come nel nostro rapporto con il resto del creato la nostra cultura occidentale, non la sola, e anche quella cristiana ( mi spiace dirlo) per troppi secoli sia stata e sia deficitaria (un azzardo: mi pare che la figura di Francesco venga esaltata dalla Chiesa quasi solo per i suoi aspetti “morali” interni al consorzio ecclesiale,”Il poverello di Assisi”, che per lo spirito alto e diverso del cantico delle creature.)

    Non può essere negletto l’argomento della sofferenza animale, quale quella che viene inferta alle centinaia di milioni di animali degli allevamenti intensivi. Purtroppo ormai nella nostra mentalità sono comuni l’idea e la pratica di considerare “cose” da trattare, come si fa con dei bulloni o delle viti, la vita altra da noi e anche esseri senzienti, capaci di affezionarsi come sono soprattutto i mammiferi, perché essi ci servono come alimenti (e ormai si sa che si può tranquillamente vivere e prosperare anche senza mangiarli). Si considera normale vedere questi esseri viventi ridotti a “grumi di cellule” impacchettati negli scaffali dei supermercati.

    Sicuri che, abituati a questo come “normale” e necessario, non ne derivi poi che si sia sostanzialmente indifferenti alla manipolazione degli embrioni umani? Di fronte all’affermazione che in fondo si tratta di “grumi di cellule” anche loro!, la reazione istintiva ed immediata può essere di sostanziale accordo e solo uno sforzo “intellettuale”, più faticoso e mediato, riesce a farcelo superare, magari con scarso successo (vedere quanto sta accadendo con la legge 40, eterologa e quant’altro).
    Stessa cosa per l’aborto.
    Solo superando una cultura utilitaristica di tutta la vita, non solo quella umana (pur con le differenze del caso: uccidere un animale non può davvero valere come uccidere un essere umano), anche da parte cattolico-cristiana riusciremo secondo me a invertire la rotta pericolosa e sciagurata che abbiamo imboccato.

    1. Su Connottu

      La paccottiglia animalista discende direttamente dalla cultura abortista, che poi è ateismo pratico, nichilista. Se in natura tutto vale tutto, non c’è niente che valga davvero qualcosa. E che qualcuno pensi davvero che difendere il pollo aiuta a difendere l’uomo, mi fa venire in mente la macchietta hippy dei primi film di Carlo Verdone.

      1. xyzwk

        Chi è che poi parla di dittatura del pensiero unico, chi lascia che ognuno viva come vuole la propria vita rispettando la convivenza civile o chi denigra ogni tipo di cultura che non sia fondata su una morale unica di tipo confessionale?

        1. To.ni

          E tu da che cultura vieni fuori?
          Figlia del “pensiero plurimo” : avvolte madre di due gemellini? avvolte come triestina senza gemellini? avvolte come Lena e avvolte come Valentina? … avvolte barbuta a volte no?

          Filomena, a te serve un pensiero unico personale, coerente e stabile. Un pensiero sano …. (capisci cosa intendo). Capisci che le menzogne che hai scritto (con tanto di finti confronti…sì, a quelli alludo) discreditano ora e sempre quello che dici.

          Sulla morale cattolica (che non “unica confessionale” , il tuo riconoscibile antico motivetto) oggi come allora non capisci cosa è e preferisci un pensiero unico sterilizzato ed inclusivo, servile ma che ognuno gironzoli intorno all’ombelico.

        2. Su Connottu

          Xyzwk,
          potresti innanzitutto indicarmi la proposizione principale del tuo periodare contorto?
          Poi vediamo chi di noi due ha una morale confessionale, e tu parti in svantaggio perché per capirti uno deve compiere un atto di fede…

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