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Sul Sussidiario Alessandro Mangia scrive: «Perché il gruppo dirigente che ha guidato l’Ue negli ultimi cinque anni, un’Europa che tutti sanno essere a fine corsa, non può fare altro se non chiudersi nel bunker, stappare qualche bottiglia e congratularsi con se stesso. Nel caos generalizzato di queste settimane, fra crisi francese, stasi tedesca, revanscismo polacco, ruggiti dei topi baltici, l’unica area che tiene politicamente è l’area del Mediterraneo: il che è tutto dire. Questo da un punto di vista geopolitico. L’Ue è una creazione tutta americana. I suoi “padri fondatori” non sono stati Monnet, De Gasperi, Adenauer, come si racconta da noi, ma George Kennan, J.W. Fulbright e qualche altro, anche se non è educato dirlo. Finché l’Ue è stata l’organizzazione internazionale pensata negli Usa e realizzata in Europa ai tempi della Guerra fredda, ha funzionato. E ha funzionato bene. Quando, dopo il 1989, ha preteso di cambiare nome e diventare qualcosa di diverso, è arrivato il disastro...
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