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La preghiera del mattino

Almeno l’America ha avuto la forza di mandare a casa la sua Ursula

Di Lodovico Festa
22 Luglio 2024
L’invidiabile capacità degli Stati Uniti di cambiare davanti ai pericoli che incombono sull’Occidente, l’Unione Europea paralizzata dai capricci di Macron e Scholz, il dispetto di Stoltenberg all’Italia. Rassegna ragionata dal web
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nello Studio ovale della Casa Bianca con il presidente americano Joe Biden, 10 marzo 2023
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nello Studio ovale della Casa Bianca con il presidente americano Joe Biden, 10 marzo 2023 (foto Ansa)

Sul Sussidiario Alessandro Mangia scrive: «Perché il gruppo dirigente che ha guidato l’Ue negli ultimi cinque anni, un’Europa che tutti sanno essere a fine corsa, non può fare altro se non chiudersi nel bunker, stappare qualche bottiglia e congratularsi con se stesso. Nel caos generalizzato di queste settimane, fra crisi francese, stasi tedesca, revanscismo polacco, ruggiti dei topi baltici, l’unica area che tiene politicamente è l’area del Mediterraneo: il che è tutto dire. Questo da un punto di vista geopolitico. L’Ue è una creazione tutta americana. I suoi “padri fondatori” non sono stati Monnet, De Gasperi, Adenauer, come si racconta da noi, ma George Kennan, J.W. Fulbright e qualche altro, anche se non è educato dirlo. Finché l’Ue è stata l’organizzazione internazionale pensata negli Usa e realizzata in Europa ai tempi della Guerra fredda, ha funzionato. E ha funzionato bene. Quando, dopo il 1989, ha preteso di cambiare nome e diventare qualcosa di diverso, è arrivato il disastro...

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