
Altro che “caos”. Il terrore anticristiano in Egitto e Libia segue una regia precisa
Perché in Libia gli estremisti islamici mettono in pericolo la sicurezza e spingono all’esodo gli ordini religiosi cristiani che garantiscono un’assistenza ospedaliera di qualità quasi totalmente a vantaggio degli abitanti musulmani? Perché in Egitto, dove le dimostrazioni che hanno preceduto la deposizione del presidente Morsi hanno fatto scendere per strada una marea di manifestanti variamente stimata fra i 17 e i 33 milioni di egiziani, gli squadroni di militanti dei Fratelli Musulmani e di Gamaa Islamiya si sono accaniti nell’agosto scorso quasi esclusivamente contro chiese e opere sociali della minoranza cristiana e oggi si registra uno stillicidio di attacchi e di rapimenti ai danni degli stessi?
L’odio religiosamente motivato non è la ragione esaustiva: è lo strumento di una precisa strategia politica. Bersagliando la minoranza cristiana l’islam politico mira a danneggiare, soprattutto agli occhi dell’opinione pubblica e dei governi stranieri, la credibilità dei governi locali frutto delle convulsioni della Primavera araba. Il messaggio è: senza di noi al potere non c’è stabilità nei paesi arabi, non c’è sicurezza per le minoranze religiose né per gli stranieri che visitano tali paesi o vi lavorano.
Si continua a parlare di caos e situazioni fuori controllo, ma in realtà siamo in presenza di un’attenta regia degli avvenimenti, all’insegna di un’escalation graduale: violenze e crimini ben più gravi degli attuali sono minacciati per un futuro prossimo. Mentre il governo libico riconosce la sua impotenza e invita i cristiani a lasciare il paese, quello egiziano combina repressione aperta degli islamisti e negoziato occulto con gli stessi. L’Occidente è ridotto al ruolo di spettatore.
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9 commenti
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Purtroppo l’odio verso i cristiani è odio verso l’amore, la verità, il bene. Basta vedere cosa accade in campo sessuale, dove si vuole eliminare le differenze di sesso, il maschile e il femminile sono la stessa cosa, l’omosessualità viene presentata come variante normale e fungibile della sessualità umana, la transessualità un’altra cosa bella e positiva che giustifica le mutilazioni a scopo “terapeutico”.
E’ il lume della ragione che perdiamo, dopo aver perso la fede.
e puoi aggiungere anche che si vorrebbe togliere la parola a quelli come te – giusto per rendere il mondo un posto migliore.
L’Occidente è spettatore e a volte anche finanziatore, purtroppo, dell’islamismo.
secondo me, marzio, è opportuno togliere “a volte”.
Purtroppo hai ragione Mike, non volevo sembrare esageratamente complottista.
Informatevi sul piano Yinon ed avrete la chiave di lettura su quello che succede in tutti i paesi a prevalente o forte presenza islamica da trent’anni a questa parte (ed episodi collegati, a cominciare dall’ 11 settembre 2001)
lo ripeterò fino alla nausea.. bisogna troncare questa schifosa alleanza tra petrolieri occidentali e elite islamiche dei paesi del golfo che si ingrassano con i nostri soldi ci ammazzano con l’inquinamento ed in piu’ usano i soldi per fare queste persecuzioni contro i nostri fratelli. Se nella penisola arabica andavano sui cammelli tutti questi soldi per sovvertire il resto del mondo islamico non ce li avevano e le elites locali potevano imporre la loro volontà senza essere sommerse dal fiume di terrore denaro ecc proveniente dai paesi del golfo.
viva le rinnovabili! ogni mw di eolico idroelettrico biogas fotovoltaico moto ondoso maree installato sono soldi in meno che vanno a queste organizzazioni occidentali e islamiche che ne fanno un cosi tragico uso
Caro amico, l’unica delle fonti da te elencate, che sia un’autentica alternativa al petrolio, è l’idroelettrico. Salvo quando le dighe non siano state costruite in località idrogeologicamente instabili, col conseguente rischio di tragedie come fu quella del Vajont. Fra le fonti alternative ne hai, però, dimenticate due, una non capisco perché, l’altra lo immagino: la prima è la geotermica, molto importante qui in Toscana, che è, anche, parzialmente rinnovabile, mediante la reimmissione d’acqua nel sottosuolo; la seconda è la più “demonizzata” da tutti gli ecologisti improvvisati e ideologizzati, ossia il nucleare. I seguaci di Maometto hanno tonnellate di petrolio, ma neanche un milligrammo d’uranio!
il geotermico mi è proprio sfuggito.. il discorso costi benefici del nucleare è complesso e non voglio buttarmici comunque per informazione ancorche’ non in posizione dominante e per ora sotto controllo francese di fatto c’è il Niger che ha il 5% delle riserve di uranio mondiali. la Giordania 2%, Kazakistan ed Uzbekistan (per ora paesi tranquilli ma di popolazione islamica ammontano al 14%).
Per quanto riguarda il fatto che eolico fotovoltaico ecc per la loro intermittenza non siano affidabili e vere alternative… una cosa è non puntarci proprio stando con le mani in mano un’altra è sostituire il sostituibile (e si può fare in porzioni non lillipuziane) e comunque diminuire la dipendenza energetica e l’emorragia finanziaria. Il fatto che le grandy utilities si diano tanto da fare con azioni di lobbyng contro quest’altra lobby (non esito a chiamare le cose con il loro nome) fa pensare che non stiamo parlando di cosucce buone per passare il tempo nei laboratori scolastici ma di cose sostanziose ancorche’ non certo sostituive per ora delle fonti fossili. Lo stesso geotermico, che non viene ampliato al di fuori dei confini toscani (mentre si va negli USA a svilupparlo con EGP) per me è un indizio pesante di una volontà di mantenere le rinnovabili in una nicchietta buona per divertirsi ma che non dia fastidio come ha dato fastidio e non poco il fatto che in Italia si sia arrivati oggi a circa 18,2 GW di potenza di fotovoltaico installato mentre gli “esperti” facevano piani “lungimiranti” per 8 GW nel 2020. Ritornando al punto di partenza della discussione comunque meglio evitare di continuare ad arricchire paesi che usano tali risorse per le schifezze che vediamo stigmatizzate su questo sito