
Alfano in Val di Susa: «Lo Stato è con voi». Ma i No Tav imbrattano lo striscione
Il ministro degli Interni e vicepremier Angelino Alfano ha voluto visitare stamane il cantiere di Chiomonte, dove “la talpa” si appresta ad avviare il suo lavoro per lo scavo del tunnel geognostico. Incontrando i giornalisti prima della visita, ha pronunciato, riferendosi all’incremento di presenza di forze dell’ordine, parole molto nette. «Lo Stato protegge quest’opera e la sua realizzazione. Opera già cominciata e che non sarà consentito a nessuno di bloccare con la violenza».
Aggiungendo poi che l’attenzione sul tema della sicurezza è massima, infatti il cantiere è protetto con contingente che raddoppia gli uomini a disposizione, e «abbiamo varato ad agosto una legge che compara questo sito a quelli militari, con sanzioni conseguenti. Abbiamo anche deciso di estendere la protezione riservata alle aziende minacciate dalla mafia anche alle imprese danneggiate in Val Susa».
«LA VALLE MILITARIZZATA». Insieme al ministro, alla Maddalena di Chiomonte c’era pure il capo della polizia Alessandro Pansa, che torna in Valsusa dopo la visita privata ad agenti e maestranze di sabato scorso; il commissario di Governo Mario Virano, il nuovo prefetto di Torino, Paola Basilone e le istituzioni locali. Il tema delle forze di polizia a difesa del cantiere è, come noto, uno degli obiettivi polemici del movimento No Tav, che parlano apertamente di militarizzazione. Non dissociandosi mai dalle azioni di scontro diretto delle frange più estreme.
LO STRISCIONE VANDALIZZATO. Un piccolo fatto descrive il clima. Dopo la raccolta firme in solidarietà della Polizia, con oltre cinquecento sottoscrizioni a Susa, alcuni cittadini segusini hanno fatto realizzare ed esposto uno striscione di benvenuto a “carabinieri e forze di polizia”. Lo striscione, posizionato sabato scorso, già nella notte tra domenica e lunedì è stato vandalizzato. Assume pertanto un forte significato questa visita del Ministro, che non ha caso ha affidato a Facebook una chiara espressione di solidarietà agli uomini dello Stato che operano a difesa del cantiere e dei lavoratori che vi operano: «Ho ringraziato e stretto la mano, uno ad uno, a tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine impegnati qui a proteggere il cantiere e i lavoratori. Lo Stato è al loro fianco».
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