Alfano sfida Renzi: «Non ci stiamo ad aspettare sino al 20 per conoscere le sorti del governo»

Di Chiara Rizzo
10 Febbraio 2014
Il vicepremier: «Noi fedeli al governo, ma tocca a Renzi fare delle scelte. È il segretario del Pd, e questo è un governo a guida democratica». Ma Renzi rimbalza: «Tocca a Letta dire cosa intende fare»

Da una parte c’è Angelino Alfano, vicepremier e segretario di Ncd che in un’intervista oggi a Repubblica ha dichiarato: «Sulle spalle di Matteo Renzi grava in queste ore una grande responsabilità: è lui il segretario del Pd e questo è un governo a guida democratica. Quindi è evidente che tocca a Renzi fare delle scelte ed è inevitabile che le sorti del governo si giochino nel rapporto tra lui e Letta o si rischia un governicchio del tirare a campare». Dall’altra parte invece Matteo Renzi per il momento fa spallucce.

RENZI: «TOCCA A LETTA. NO ALLA LISTA DELLA SPESA». In un’intervista alla Rai, Renzi infatti ha ribadito che la sua linea resta una: «È a Letta che spetta la prima mossa. Nessuno di noi ha chiesto di prendere il governo, io dico: è stato preso un impegno di 18 mesi per fare certe cose e Letta ha detto che ci farà sapere cosa intende fare. Il presidente del Consiglio ha oneri e onori, a lui il compito di dire cosa ha funzionato e cosa no.  Il governo si è preso un impegno molto serio, dieci mesi fa, ce ne restano anora otto. Il presidente del Consiglio Letta ha detto che andrà dal presidente Napolitano e noi aspettiamo di vedere che cosa farà». Renzi ha anche ripetuto che «Non dirò mai che voglio posti per ministri o sottosegretari: mi sembra una lista della spesa, e io non farò nessuna lista».

ALFANO: «NON INTENDIAMO ASPETTARE SINO AL 20». Il segretario di Ncd però non la vede negli stessi termini, e a Repubblica ha spiegato: «Renzi dice in pubblico ciò che afferma in privato. Sulle sue spalle grava in queste ore una grande responsabilità: è lui il segretario del Pd e questo è un governo a guida democratica. Quindi è evidente che tocca a Renzi fare delle scelte ed è inevitabile che le sorti del governo si giochino nel rapporto tra lui e Letta». Poi ha aggiunto minaccioso: «Non siamo disposti ad aspettare fino al 20 febbraio (data in cui Renzi ha convocato la direzione Pd per parlare del futuro nei rapporti con il governo Letta, ndr. ), occorre decidere subito. La prospettiva alla base del nostro patto era quella di un anno di governo, ma ci stiamo mangiando già due mesi. È dalla fine di dicembre che parliamo di questo patto di coalizione. Ecco perché noi martedì presenteremo i contenuti della nostra proposta per il 2014. Perché la gente non mangia solo pane e sbarramenti o circoscrizioni al ragù: bisogna urgentemente tornare a parlare di lavoro, di tasse, di impresa, di famiglie, di sburocratizzare l’Italia».

L’ITALICUM E LE PREFERENZE. Il segretario di Ncd poi ha proseguito parlando della nuova riforma elettorale che questa settimana sarà discussa alla Camera. Alfano spiega che Ncd ha ripresentato un emendamento per introdurre le preferenze, poi: «Renzi ha detto di esserefavorevole, aggiungendo che è stato Berlusconi a costringerlo a non mettere le preferenze nell’Italicum. Visto che ora anche Berlusconi pare abbia cambiato idea, siamo tutti d’accordo. I cittadini possano tornare a sperare di scegliere direttamente il loro deputato»

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