
Alfano, nuovo segretario del Pdl: «Famiglia fondata su matrimonio tra uomo e donna»
Il Consiglio nazionale del Pdl si è riunito all’Auditorium di via della Conciliazione e il ministro della Giustizia Angelino Alfano è appena stato eletto segretario nazionale del partito per acclamazione.
«Siamo una grande forza politica, la prima in Italia, anche se i signori del Pd dicono il contrario siamo al 30% e oggi sarà una giornata di coesione e di unità per una ripartenza forte del Pdl» ha detto il premier Silvio Berlusconi. «Oggi eleggiamo un segretario politico per avere un partito unico che dimentichi le provenienze. Gli organizzatori del Pdl hanno previsto da statuto una votazione che prevede i due terzi» dei consensi, «ma io da presidente e fondatore del partito vi propongo l’elezione di Alfano con questo applauso» a «suffragio generale».
Angelino Alfano è stato così nominato per acclamazione segretario del partito da un lungo applauso e una standing ovation. «Non ho dubbi che Alfano sia la persona giusta – ha proseguito Berlusconi. Non ho sentito mai nessuna voce contraria alla decisione di eleggerlo segretario. Alfano non è una persona menzognera».
Il neo eletto segretario, salito sul palco, ha dichiarato, commosso: «Non è un atto di debolezza confessare in pubblico l’emozione, ed io sono molto molto, molto emozionato». Poi ha tirato fuori un manifestino elettorale del 1994, dove Alfano presenta una folta capigliatura: «Me lo ha portato stamattina mio papà – dice – ed è il santino della mia prima campagna elettorale, ero un ragazzo di 23 anni appena laureato a Milano, che era ritornato in Sicilia e lì voleva impegnarsi per amore di quella terra».
Poi Alfano ha parlato di educazione e famiglia: «Da noi ci sono laici e cattolici uomini coniugati e separati, ma tutti credono che il nucleo essenziale sia la famiglia composta da uomo e donna. Qui ci sono quelli che in Italia pensano che la persona venga prima dello Stato e ci sono quelli che sono per la libertà di educazione per i figli, nessuno ha mai messo in dubbio la scuola pubblica, ma papà e mamma hanno la libertà di scegliere il modello educativo per i figli». E sul tema della vita: «Tra i nostri valori c’è la vita. Siamo laici e cattolici ma tutti noi crediamo che qualcuno possa dare e togliere la vita, ma quel qualcuno non è il Parlamento».
Alfano è passato poi a parlare del partito e delle elezioni politiche del 2013: «Se mi chiedete quale è il partito che vorrei, è un partito che tra 17-20 anni ci sia ancora e dove un giovane consigliere provinciale o un ragazzo delegato abbia in un tempo non troppo lontano la possibilità di diventare segretario come accade a me, perché il partito glielo concede dando spazio a chi ha merito». «La nostra è una sfida importante: riportare a votarci il popolo dei moderati italiani, che non se ne è andato a sinistra, è lì in attesa che noi diamo loro nuove buone ragioni per votarciLa nostra e’ una sfida importante: riportare a votarci il popolo dei moderati italiani, che non se ne e’ andato a sinistra, e’ li’ in attesa che noi diamo loro nuove buone ragioni per votarci’. Lo ha detto il neosegretario del Pdl Angelino Alfano aggiungendo. ‘due anni sono tanti, ma dovremo chiedere quel voto con orgoglio vincendo i pregiudizi, consapevoli delle nostre ragioni e dei loro torti, nel solco del Ppe. Se lo faremo rivinceremo le elezioni» ha detto Alfano. «Due anni sono tanti, ma dovremo chiedere quel voto con orgoglio vincendo i pregiudizi, consapevoli delle nostre ragioni e dei loro torti, nel solco del Ppe. Se lo faremo rivinceremo le elezioni insieme a Berlusconi. Non abbiamo bisogni di lasciti ed eredità. Costruiremo tutti insieme un grande partito, la prospettiva è quella del Ppe».
Infine, ha annunciato che si dimetterà da ministro della giustizia: «Sono convinto di avere servito bene le istituzioni con onore e con decoro. Ma ora per restituire» un pari impegno «al partito, sceglierò di dimettermi da ministro non appena il codice antimafia e la semplificazione dei riti saranno approvati. Scenderò senza rimpianti – ha aggiunto – dalla scaletta del volo di Stato per riprendere il cammino con voi su treni, macchine, autobus».
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