
Al teatro Rosetum, Il Trovatore, con la scenografia dei detenuti nel carcere di Monza
Sabato e domenica 25, 26 maggio, al teatro Rosetum di Milano, sarà rappresentato “Il Trovatore”. A dar vita all’opera di Giuseppe Verdi, in scena nel Centro Francescano di via Pisanello 1, sanno VociAllopera (nuova generazione dell’opera lirica internazionale), e i detenuti di Monza, dipendenti della falegnameria del carcere, Legnamèe.
SCENOGRAFIA DEI CARCERATI. Per il direttore di Rosetum, padre Marco Finco, «dare la possibilità ai detenuti di lavorare con passione a questa iniziativa è un modo di collaborare e far conoscere il progetto di lavoro penitenziario». Lengnamèe, che dell’opera di Verdi ha realizzato la scenografia, è gestito dalla Cooperativa Sociale 2000. Da oltre 6 anni, attraverso la lavorazione del legno e produzioni di articoli artigianali, offre formazione professionale e opportunità di lavoro ai detenuti, nel tentativo di dar loro un percorso per una reale riabilitazione sociale.
Anche per questo, Rosetum proseguirà la collaborazione, ha detto il direttore del centro francescano milanese. Non solo perché crede nel progetto, ma perché funziona: «il lavoro è stato svolto bene e con notevole professionalità», e ha dimostrato, prosegue padre Marco Finco, che il lavoro dei detenuti è «una realtà che non può più essere sottovalutata, per capacità, serietà e umanità».
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