Al Bano chiede la dichiarazione di morte per Ylenia Carrisi

Di Chiara Rizzo
21 Gennaio 2013
Sta per chiudersi la vicenda della figlia di Al Bano e Romina. Tra sei mesi, a meno di nuove testimonianze fondate, il decreto del tribunale di Brindisi concluderà le ricerche. Era scomparsa il 6 gennaio '94

Giungerà presto a conclusione la vicenda di Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power: sui giornali il tribunale di Brindisi ha fatto pubblicare l’avviso del decreto di morte. A meno che nei prossimi sei mesi qualcuno non dia notizie provate, la donna (oggi avrebbe 43 anni) sarà dichiarata morta. Si è cioè avviata in queste ore la procedura giudiziaria per cui, su richiesta di uno dei parenti, si può dichiarare il decesso di qualcuno scomparso, anche senza che il suo corpo sia mai ritrovato.
Ylenia è sparita nel nulla il 6 gennaio del 1994 a New Orleans in Louisiana, dove si trovava nel corso di un giro del mondo che la ragazza stava facendo da sola. La sua drammatica scomparsa è stata anche la principale causa che ha portato al divorzio tra i genitori cantanti: tutt’oggi la madre di Ylenia, Romina, si dichiara convinta che la figlia sia viva, il padre invece da molti anni è rassegnato alla morte, come ha raccontato nella sua biografia del 2006. È stato proprio Al Bano a presentare al tribunale la richiesa per la dichiarazione di morte.

UNA VICENDA COMPLESSA. Quello di Ylenia Carrisi è stato per anni un giallo seguito in tutto il mondo. Ylenia, nel ’94 a solo 24 anni, aveva deciso di prendere un anno sabatico dal King’s College di Londra, che frequentava, e aveva venduto tutto ciò che possedeva per realizzare il sogno di fare un giro del mondo in solitaria, zaino in spalla. Partita dal Sudamerica, aveva poi raggiunto New Orleans durante le feste di Natale.
La sua ultima telefonata risale al pomeriggio dell’1 gennaio ’94, quando ha chiamato i genitori per gli auguri e per dire che stava bene. È sparita un giorno prima che la raggiungesse il fratello Yari. La ragazza è stata vista viva per l’ultima volta, con certezza, dalla proprietaria dell’albergo Le Dale, dove allaggiava con Alexander Masakela, un sassofonista di colore ultracinquantenne. Il 27 gennaio è stato arrestato Masakela, e nelle sue tasche sono stati trovati il passaporto e i traveller’s cheque della ragazza, ma qualche giorno dopo il musicista è stato liberato per mancanza di prove.
Durante le indagini, Antohony Cordova, guardiano dell’acquario comunale, ha dichiarato di aver visto una donna uguale ad Ylenia gettarsi nel Missisipi: 145 chilometri di fiume sono stati setacciati nell’immediato, inutilmente. Queste sono le ultime due piste investigative più serie. Da allora in poi, negli anni, si sono susseguite solo le segnalazioni di mitomani, che via via hanno dato Ylenia per chiusa in un convento ortodosso della Louisiana, o incinta nascosta in Messico, e persino in incognito a Cellino San Marco (Br), dove vivevano i genitori.
Nel 1999, Al Bano e Romina si sono separati. Nel 2006 il cantante ha dichiarato nel suo libro, di essersi convinto delle parole di Cordova. La causa della scomparsa sarebbe la droga: «Già una volta, sotto l’effetto di stupefacenti – ha scritto Al Bano – Ylenia era entrata nel Mississippi, rischiando la vita. Ho nutrito per anni la speranza, ma oggi so che se n’è andata tra le acque di quel fiume». Romina ha invece continuato a cercare la figlia, partecipando a trasmissioni tv in tutto il mondo sullo stile del nostro Chi l’ha visto? (l’ultima in Germania nel 2011, durante la quale aveva accusato pesantemente il marito: «Ylenia non lo sopportava, voleva scappare». «Romina ha iniziato Ylenia alla droga» è stata la replica immediata).

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