
Accecato e scuoiato vivo in Afghanistan. Il ritorno in auge dei talebani

In un’area remota dell’Afghanistan, dove i talebani non sono mai stati così forti dai tempi dell’intervento americano del 2001, un uomo di 21 anni è stato accecato, scuoiato vivo e gettato da un dirupo. Lui non aveva fatto niente di male, scrive il Washington Post, ma un suo parente avrebbe ucciso un ex comandante talebano.
BRUTALE ASSASSINIO. Questo è stato sufficiente per la vendetta dei talebani nella provincia di Ghor. A dicembre sono andati a prendere Fazl Ahmad, gli hanno cavato gli occhi e dopo avergli strappato pelle e carne dal petto, lasciando scoperto il cuore, l’hanno ucciso. Un filmato e delle fotografie sono uscite di recente a documentare il brutale assassinio, l’ultimo in una serie di violenze tornate a spaventare l’Afghanistan.
CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ. Il presidente del paese, Ashraf Ghani, ha parlato di «crimine contro l’umanità» a proposito di questo e altri efferati omicidi. Nonostante dal 2001 gli Stati Uniti abbiano investito più di 100 miliardi di dollari per la sicurezza, il sistema giudiziario e la scuola afghani, il paese resta uno dei più pericolosi al mondo.
NUOVO LEADER. Solo nell’ultimo mese, dopo che un drone americano ha ucciso il leader talebano Akhtar Mohammad Mansour, i jihadisti hanno bloccato cinque autobus giustiziando all’aperto decine di passeggeri. Altri attentati sono stati compiuti davanti ai tribunali o nella capitale Kabul, mentre «in tutto il paese vengano comminate decine d afghanistani pene secondo la sharia». Soprattutto nelle province settentrionali e centrali del paese, dove i talebani si stanno spingendo, a conferma che il nuovo leader, Haibatullah Akhundzada, non è meno estremista del precedente. Circa 70 distretti su 398 sono ormai nelle sue mani.
MENO TRUPPE. Barack Obama ha cercato di mettere una pezza: la scorsa settimana ha autorizzato l’aviazione Usa ad aumentare la cadenza dei raid contro i talebani e ha permesso alle sue 9.800 truppe nel paese di appoggiare le forze afghane quando l’obiettivo sia strategico. Non è chiaro se per la fine dell’anno, come annunciato, l’America dimezzerà davvero i suoi soldati lasciando solo 5.500 uomini. Il paese però è sempre più pericoloso, anche per l’arrivo di milizie legate allo Stato islamico.
Foto Ansa/Ap
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3 commenti
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Ma la nato e i suoi alleati arabi non avevano”liberato ” l’afghanistan e instaurato la “democrazia ” ?
La sconfitta che hanno subìto in Vietnam, in confronto ai disastri militari in Afghanistan e Medio Oriente, è una vittoria.
Possiamo davvero dire che gli USA hanno perso queste guerre e non hanno capito un fico secco del mondo islamico.
Usa e ue ,menelik, si sono alleate con arabia saudita,qatar, emirati,turchia,pakistan,ecc combattono di fatto la Russia,vista come unico male.per cui inutile aspettarsi cose buone dalle due entità!