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Aborto. «La Francia ha iscritto nella Costituzione il dogma della postmodernità»

Di Leone Grotti
05 Marzo 2024
Intervista a Grégor Puppinck, direttore del Centro europeo per la legge e la giustizia: «Per Macron è una vittoria elettorale. La libertà di abortire esiste già, ora però potrà essere cancellato il diritto dei medici all'obiezione di coscienza»
Manifestazione in Francia contro l'iscrizione del diritto ad abortire nella Costituzione francese
Manifestazione in Francia contro l'iscrizione del diritto ad abortire nella Costituzione francese (Ansa)

Ieri la Francia è diventata il primo paese al mondo a iscrivere esplicitamente nella Costituzione il diritto per le donne di abortire. Molti dei 925 deputati e senatori, riuniti in sessione comune a Versailles per approvare la revisione costituzionale, hanno parlato di «progresso» e «giornata storica» per l'autodeterminazione delle donne. La verità, però, è che in un paese dove nel 2022 sono state praticate 234.300 interruzioni di gravidanza la libertà di abortire non è mai stata in discussione. «L'aborto è un simbolo, è il dogma principale della postmodernità. Ieri i parlamentari non hanno fatto altro che iscrivere nella laica Costituzione francese la religione materialista», commenta a Tempi Grégor Puppinck, giurista e direttore del Centro europeo per la legge e la giustizia, autore di un appello pubblico contro la revisione costituzionale firmato da numerosi giuristi francesi.
Direttore, ieri all'articolo 34 della Costituzione francese è stata aggiunta una riga, che recita: «La legg...

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