Aborto. La Cgil sta preparando un reclamo in Europa contro i medici obiettori

Di Redazione
28 Gennaio 2013
Lo hanno scritto le agenzie la settimana scorsa, rivelando una «notizia coperta dal massimo riserbo» che rimbalza «col contagocce» da Strasburgo.

Sarà che non ha tutti i crismi dell’ufficialità e sarà che si tratta solo di un lancio d’agenzia (per ora). Ma sta di fatto che, se la notizia fosse confermata, sarebbe una bomba. La settimana scorsa, infatti, prima l’Ansa e poi la Reuters hanno scritto che «la Cgil si schiera in difesa dei medici non obiettori sull’aborto e a tutela del diritto delle italiane all’interruzione di gravidanza, con un reclamo al Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa».

Le stesse agenzie rivelano che «la notizia, coperta dal massimo riserbo», rimbalza «col contagocce» da Strasburgo, «ma quello che emerge con chiarezza è che il sindacato guidato da Susanna Camusso richiama l’attenzione da un lato sui diritti dei medici non obiettori, che sarebbero discriminati in termini di prospettive di carriera e retribuzione, e dall’altro sulla legge 194 che – proprio a causa dell’alto numero di medici obiettori – non garantirebbe il previsto diritto per le donne all’aborto».

Quindi non ci sarebbe nulla di ancora apertamente trasparente perché, ha scritto l’Ansa, «il testo del reclamo non è stato ancora ufficialmente comunicato al governo italiano. Intanto però fonti qualificate spiegano come nel documento la Cgil sostenga, con tanto di documentazione, come vi siano disparità di carriera e salariali tra medici obiettori e non, in favore dei primi. E secondo gli avvocati del sindacato, sarebbero stati violati gli articoli 1, 2, 3 e 26 della Carta sociale europea. Articoli che obbligano gli Stati a rispettare il diritto al lavoro, ed in particolare quello ad eque condizioni, alla sicurezza e all’igiene, e alla dignità sul posto di lavoro».

Nel reclamo la Cgil si esprime anche «sulla legge 194, evidenziandone le caratteristiche che violerebbero l’articolo 11 della Carta che sancisce il diritto alla protezione della salute. Le legge per come è formulata – si sottolinea – non assicura alle donne di poter avere accesso all’interruzione di gravidanza anche a causa dell’alto numero di medici obiettori». Questa parte del reclamo, evidenzia l’Ansa, in qualche modo ricalca «la tesi sostenuta dal ricorso presentato dall’International Planned Parenthood Federation (Ippf-En) al Comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, e dichiarato ricevibile dallo stesso comitato il 7 novembre scorso. In quella decisione il comitato aveva comunicato che il reclamo del Ippf-En, vista la gravità delle accuse mosse alle autorità italiane, è da considerarsi prioritario, e che quindi i tempi per la decisione sul merito sono più brevi».

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10 commenti

  1. sergio

    Ma coloro che sono favorevoli all’aborto, non pensano che se sono in questo mondo debbono ringraziare la loro madre che ha portato a termine fino alla nascita quella vita che aveva nel grembo? La cgil o almeno i rami dirigenziali sono favorevoli all’omicidio di stato ma pretendono che coloro che sono per la vita possano essere carnefici di quelle creature innocenti. Se fossi iscritto a un sindacato simile avrei come minimo restituito la tessera. A parte che amo la libertà quella personale e quella di ogni uomo. Sono sempre stato contro coloro che parlano di libertà e poi sono dei carnefici, vedi partito comunista, hitleriano , fascista e altri regimi della stessa pasta.

  2. FABIO

    E io mi rivolgo alla Corte dell’Aja, al cortile, alla FIFA, all’ UEFA: voglio che squalifichino a vita la Camusso e la Cigl: mi hanno rotto … gli zebedei !!!

  3. Vittoria

    Curioso: un “grumo” di cellule (per utilizzare i “termini tecnici”) trovato su Marte corrisponde a vita; un “grumo” di cellule nell’utero di una donna merita la morte. Differenze?

  4. max

    L’aborto è un OMICIDIO! i seguaci del cornuto sputano sempre zolfo, nel giorno del giudizio per loro non ci sarà scampo.

  5. Marco

    Avete letto Il Mondo Nuovo di Huxley? A me sembra che questi grandi progressisti vogliano andare esattamente lì: una pillola per tutto, cazzo è tuo diritto! Sei triste? Pillola contro la tristezza. Vuoi sco**re? Vai libero, pillola contro la gravidanza. Che interesse hanno? SEMPLICE: lascia che le folle sfoghino subito i loro bisogni, non correre il rischio che colgano il desiderio che c’è dietro… e staranno buone come agnellini satolli. Nel frattempo, i progressisti comandano. MAIALI! (nota: sto citando Orwell non censuratemi.)

  6. Roberto

    Io trovo aberrante che si discuta sulle tessere di fronte ad un omicidio come è l’aborto non parliamo poi sul far carriera con la morte de piu’indifesi , è agghianciante.Proprio roba da PD socialisti e radicali
    Saluti

  7. Edo

    Eh sig. sarti, ha proprio ragione: che possano far carriera anche i “medici” che ammazzano i bambini nella pancia della madre. Non sapevo che i medici obiettori avessero una tessera; viva l’ipocrisia che salva dei bambini, non trova? Ah già, mi scusi: per Lei quell’ammasso di cellule che si trovano nella pancia della madre non sono dei bambini.

    1. Emanuele

      Questa è puramente una questione politica e/o di convenienza non c’entra niente l’aborto o l’obiezione. La tessera è un riferimento simbolico se non si fosse capito.
      La questione aborto è una cosa talmente complessa che scriverlo qui non sarebbe possibile, di certo è che non si potrebbe risolvere cancellandone la possibilità

      1. Edo

        Ripeto: viva la convenienza e l’ipocrisia se salvano dei bambini. Ha ragione: l’aborto è una questione talmente complessa che è meglio continuare ad ammazzare i bambini nelle pance delle madri. Ah, già mi scusi, come sono crudo e privo di tatto: meglio continuare ad interrompere volontariamente la gravidanza. La prossima vada a parlare della complessità (ma dove?) della questione ai bambini uccisi.

  8. Hughes

    Per Cgil e compagni “ribellarsi è giusto” quando si occupa un’autostrada, una ferrovia o una fabbrica. Ribellarsi invece a una legge omicida e rifiutarsi di fare il boia di piccoli esseri umani, colpevoli solo di esistere, è inaccettabile e meritevole di ricorso. Questo ci fa capire bene quale sia la priorità di valori che propone la sinistra.

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