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Come si vede da questa foto in cui non ci sono embrioni, gli embrioni non esistono

Di Emanuele Boffi
28 Novembre 2022
Il caso di una smaccata bugia propagandistica rilanciata da giornali e influencer come rivelazione scientifica. Vale tutto contro i “malvagi” pro life
Una delle foto pro aborto pubblicate da Mya Network
Una delle foto pubblicate da Mya Network per sdrammatizzare l’aborto

Il mio amico ginecologo Andrea Natale scrive a Chiara Ferragni. Andrea è colpito dal fatto che la nota influencer, tra una pubblicità a un pandoro e un post in cui mette in mostra il suo profilo migliore, abbia rilanciato un articolo in cui si parla di aborto. Andrea, grazie anche al suo mestiere, sa benissimo che quanto si trova lì scritto è pieno di menzogne e mezze verità, quindi chiede a Ferragni di motivare la sua scelta, invitandola, con garbo, a informarsi meglio. La vicenda di questo articolo è emblematica: mostra fino a che punto possa oggi spingersi la contraffazione della realtà. Ma è un caso da manuale anche per spiegare come l’ideologia si propaghi grazie alla grancassa mediatica degli influencer e degli utili idioti dei social network.
Tutto nasce quando, a metà ottobre, un articolo di Poppy Noor sul britannico Guardian, intitolato “What a pregnancy actually looks like before 10 weeks – in pictures” (“Che aspetto ha davvero una gravidanza prima delle 10 settiman...

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