Contenuto riservato agli abbonati

«Fa bene alla salute». Le ultime tesi del fronte pro aborto dopo le violenze

Di Caterina Giojelli
14 Giugno 2022
Si moltiplicano le proteste e le minacce ai giudici della Corte suprema americana. Ma la stampa liberal è sempre a caccia di buonissime ragioni per promuovere le interruzioni di gravidanza: «Meno rischi di diventare poveri»
aborto
Un cartello agitato durante le manifestazioni pro aborto dagli attivisti di Ruth Sent Us (foto da Twitter)

Il centro di aiuto alla vita di Gresham, in Oregon, è un ammasso di macerie e fuliggine: l’ha ridotto così una bomba incendiaria scagliata al suo interno nel week end. Sulla facciata, campeggia l’immancabile firma dei collettivi abortisti. “La vendetta di Jane”, “abortisci la chiesa”, “se l’aborto non è sicuro non lo sei nemmeno tu”: sono solo alcuni degli slogan che imbrattano decine di centri di sostegno alle madri e al loro bambino, resti delle scorribande degli abortisti al grido «sei estremisti cattolici hanno deciso di rovesciare Roe».
Obiettivo: fare la festa a fedeli pro life e ai sei giudici colpevoli di avere apposto la firma sulla bozza dell’ormai famigerato parere della maggioranza della Corte Suprema divulgato da Politico (“La Corte suprema ha votato per revocare il diritto all’aborto”).
“Ruth Sent Us” prende di mira il giudice Barrett
Ma fracassare la testa di finti bambolotti “abortiti” davanti alle chiese, lanciando molotov nei centri di aiuto alla vita, irrompendo ves...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati