
Abbasso i ciccioni gialli
Viviamo anche di simboli. Sono cose che non c’entrano con la vita quotidiana, ma c’entrano con l’immaginazione quotidiana. Ma ci stanno distruggendo tanti simboli. L’oscar dato a registi e attori mediocri; il Nobel conferito a scrittori di dubbio valore; politici corrotti e furbi. Dopo aver distrutto il Giro d’Italia con il doping, adesso sta cadendo l’ultimo simbolo: il “mondiale” di calcio, di cui ogni giorno evochiamo, mimando mentalmente o fisicamente, il gol più bello o il gesto atletico più mirabolante. Pensavamo che un mediocre non potesse vincere, almeno un mediocre molto mediocre. Invece, domina una squadra assolutamente mediocre come la Corea (noiosa individualmente, collettivamente) che sta arrivando in finale con favoritismi oltre ogni decenza: goal annullati scandalosamente, rigori inesistenti, espulsioni gratuite, arbitri venduti, politici corrotti, dirigenti mascalzoni, uno Stato intero molto meno morale dell’Italia tangentista, con la connivenza di un re travicello attaccato alla cadrega.Alla faccia dei moralisti che ridicolizzano o riducono a valori tecnici la questione. I ciccioni gialli in cravatta e fischietto stanno facendo qualcosa: stanno uccidendo i nostri sogni.
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