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A Milano è il “cantiere” di Sala la vera anomalia

Di Lodovico Festa
10 Febbraio 2025
Per capire la fragilità del sindaco sotto la pioggia di indagini “edilizie” bisogna riflettere sullo strano asse Ztl-centri sociali che lo sostiene
Il sindaco di Milano Beppe Sala (foto Ansa)
Il sindaco di Milano Beppe Sala (foto Ansa)

Alcuni comitati di cittadini milanesi hanno protestato per ristrutturazioni che apparivano abnormi rispetto all’edificato precedente o perché occupavano spazi prima non costruiti come dei cortili. La procura è intervenuta contestando al Comune di aver permesso importanti interventi edificatori classificandoli come “ristrutturazione edilizia” in zone già densamente edificate senza approvare quel piano particolareggiato che è previsto da leggi ancora vigenti. 
In punta di diritto alcune di queste norme parrebbero, oltre che non più attuali (sono del 1967), anche aggirabili per motivi di interesse urbanistico e in forza di una valutazione discrezionale basata su un presente interesse pubblico. Inoltre alcune delibere del Consiglio comunale e una legge regionale “coprivano” le scelte fatte.
Al di là degli argomenti politici dei comitati dei cittadini (talvolta ricchi di motivazioni convincenti) e dell’interpretazione delle leggi da parte dei magistrati, l’intervento della procura di Milano...

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