Contenuto riservato agli abbonati
Mentre scrivo queste poche, sporche, inutili e accaldate righe, si sta consumando la crisi di governo. Quando le leggerete, bontà vostra, saremo già in campagna elettorale, tra ombrelloni, papeeti, molliche e zanzare. Non ci facciamo mancare nulla in questo splendido e sciagurato paese.
Ma non mi stupisco più di niente a cominciare dalla mediocrità dei giocatori. È quello che vi meritate, sono i vostri leader, quelli che avete concorso a creare nei trent’anni della cosiddetta Seconda Repubblica.
Cari miei, è come il calcio, specchio della misera civiltà attuale. Voi avete a che fare con Conte e Salvini, Meloni e Letta, Di Maio e Speranza, mentre, sul prato, osservate, disperati, il sincopato movimento di Jorginho e Immobile, Raspadori e Gnonto, Bonucci ed Emerson.
State messi male, piccini, mentre io posso schierare Fanfani e Craxi, Moro e Berlinguer, Pertini e La Malfa. Sono cresciuto con politici discutibili ma campioni e con campioni di football che non si facevano espelle...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno