
A Hong Kong perfino i fiori sono ormai considerati «sovversivi»

Il regime comunista cinese ha paura di tutto ciò che può metterlo in discussione, perfino un mazzo di fiori. Per questo il Dipartimento di igiene ambientale e alimentare di Hong Kong (Fehd) ha proibito, per la prima volta in 32 anni, all’Alleanza di Hong Kong a sostegno dei movimenti patriottici e democratici cinesi di vendere fiori a una bancarella in occasione della fiera che si tiene ogni anno al Victoria Park in occasione del capodanno lunare.
PROIBITI I FIORI CHE RICORDANO LA STRAGE DI TIENANMEN
Come da tradizione, migliaia di persone ogni anno nelle ore precedenti e successive al capodanno cinese, che quest’anno cade venerdì 12 febbraio, festeggiano a Hong Kong passeggiando tra le bancherelle. Fin dal 1989 l’Alleanza, che ogni anno organizza la veglia per commemorare le vittime del massacro di Piazza Tienanmen, ha allestito una bancarella per vendere fiori e ricordare la strage del 4 giugno attraverso l’esposizione di striscioni e di piccole statue raffiguranti la Dea della democrazia, che venne eretta nell’89 dagli studenti in Piazza Tienanmen e fu poi distrutta dai carri armati dell’Esercito popolare di liberazione.
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