
A Hollywood va di moda girare un film e rinnegarlo un decennio dopo
Fare qualcosa e poi pentirsi. A tutti è capitato almeno una volta nella vita di non essere esattamente fieri di qualcosa. Tra le star di Hollywood, però, la pentimento mania sembra essere all’ordine del giorno. E coinvolge tutti, registi, attori e persino le comparse.
TITANIC. Leonardo DiCaprio e Kate Winslet devono tutto al film campione d’incassi Titanic, eppure entrambi non hanno parole di elogio per la pellicola di James Cameron. Kate Winslet dice di non sopportare la canzone di Celine Dion, mentre il suo coprotagonista ha più volte dichiarato di essersi pentito di aver girato un film che gli ha portato una tale notorietà da impedirgli di uscire di casa per evitare l’attacco delle fan urlanti.
BATMAN E FINE DEL MONDO. Qualche tempo fa George Clooney aveva prestato la sua faccia per una buona causa e in quell’occasione aveva dichiarato: «Mi scuso per il film Batman & Robin», la pellicola del 1997 di Joel Schumacher giudicata pessima dalla quasi unanimità della critica e del pubblico. È di questi giorni, invece, la pubblica ammenda di Michael Bay, regista conosciuto per la saga di Transformers, che ha rinnegato un’altra sua pellicola campione d’incassi: «Voglio scusarmi per Armageddon, perché abbiamo dovuto girarlo in 16 settimane. Fu un’impresa enorme. Non fu giusto nei confronti del film. Rifarei l’intero terzo atto se potessi». Il regista ha spiegato che furono problemi di produzione a impedirgli di realizzare il film come avrebbe voluto, ma che a consolarlo dopo l’uscita ci pensarono gli ottimi incassi. Allora perché fare questa pubblica dichiarazione, a quindici anni di distanza dall’uscita del film? Forse perché la moda del pentimento è di gran lunga la più seguita a Hollywood e dintorni.
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