
A dieta da McDonald’s. L’ha fatto per un anno il suo presidente
Il presidente e amministratore delegato di McDonald’s, Don Thompson, ha deciso di mettersi a dieta. Per farlo però non è andato da un dietologo, ma si è recato tutti i giorni a mangiare nella catena di cui è il capo. Lo scopo è stato duplice, da una parte provare a dimagrire mangiando sano da McDonald’s, monumento del fast food, dall’altro cercare di invogliare gli americani a scegliere tra le opzioni più sane del menù. Infatti negli Stati Uniti le insalate sono il prodotto meno venduto della catena.
NUMERI ESIGUI. Durante una conferenza con alcuni investitori Don Thompson ha spiegato che per quei dieci chili erano dovuti proprio al cibo della catena. «Le insalate costituiscono solo un 2/3 per cento delle vendite totali, ma la pubblicità che stiamo facendo cerca di spingere hamburger e sandwich di pollo piuttosto che altre scelte cosiddette “più sane”».
Thompson ha anche osservato che, tristemente, non vede come possa crescere il numero di vendite di insalate nel prossimo futuro, se non si continua con questa promozione di cibi sani e con la lotta all’obesità. Ha anche proclamato che l’azienda non si arrenderà e continuerà a mettere in menù frutta e verdura. Ma il “dollar menù”, le proposte di menù a un dollaro, sono troppo allettanti per i ceti bassi. Che preferiscono la pancia piena di patatine piuttosto che di insalata.
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