“Salvare la Nigeria dal crollo”: appello dei vescovi cattolici al governo africano

Di Leone Grotti
21 Maggio 2013
I vescovi nigeriani chiedono al governo di Jonathan di risolvere la «guerra con Boko Haram». Porte aperte all'amnistia, ma ad alcune condizioni

«Il governo nigeriano valuti gli strumenti di dialogo più efficaci e riporti il paese alla normalità». È quanto chiedono i vescovi cattolici della Nigeria al termine di un incontro di preghiera tenutosi dopo l’entrata in vigore dello stato di emergenza in tre regioni del nord, roccaforti di Boko Haram.

SALVARE LA NIGERIA. Il documento diffuso nella capitale Abuja, intitolato “Salvare la Nigeria dal crollo”, parla di «un’escalation di violenza e criminalità senza precedenti» negli ultimi anni. «Un semplice scontro tra forze di sicurezza e membri della setta islamica nota come Boko Haram – scrivono i vescovi – è sfociato in quella che, nel modo più ottimistico, può essere definita una guerra di bassa intensità». Nel testo, riporta Radio Vaticana, i vescovi si augurano che il presidente Goodluck Jonathan «riesca a raggiungere gli obiettivi auspicati».

DUBBIO AMNISTIA. I vescovi, afferma l’agenzia Misna, non sono neanche contrari all’amnistia per i terroristi pentiti. A patto che ci sia davvero un cambiamento personale: «Una vera amnistia dovrebbe significare perdonare i militanti pentiti e non placare i criminali e i loro sostenitori perché stiano tranquilli».  Infine, un richiamo e una critica alla politica: «È chiaro che il nostro Paese sta vivendo gli effetti cumulati e l’impatto corrosivo della corruzione; se i nostri leader politici non troveranno il coraggio di utilizzare le istituzioni dello Stato per combatterla, questo mostro divorerà la nazione intera».

@LeoneGrotti

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