
Dramma Pistorius, spara alla fidanzata. Per la polizia è «omicidio volontario»
La notizia è di quelle destinate a suscitare clamore enorme, rimbalzando su ogni giornale e tv in giro per il mondo: stamattina è stato arrestato a Pretoria, Sudafrica, O’scar Pistorius, l’atleta olimpico e paraolimpico, famoso per essere stato il primo sportivo ad aver preso parte ai giochi a cinque cerchi insieme ai normodotati nonostante le due protesi alle gambe. Il velocista è accusato dell’omicidio della sua fidanzata, la modella 30enne Reeva Steenkamp.
C’è ancora poca chiarezza sull’accaduto ma la polizia ha fermato l’atleta con l’accusa di omicidio volontario, non credendo così alla tesi dell’incidente, sostenuta da Pistorius stesso: avrebbe scambiato la donna per un ladro entrato nella sua casa, diceva. Erano le 4 di notte, e pare che la ragazza volesse fare una sorpresa all’atleta, in occasione di San Valentino. Quattro i colpi contati sul corpo della modella, al capo e al braccio, mentre all’interno dell’abitazione dell’atleta è stata ritrovata una pistola calibro 9. Nuove verità emergeranno sicuramente domani mattina, quando Pistorius è atteso in tribunale a Pretoria, ma l’accusa formalizzata parla di omicidio volontario, e più le ore passano più emergono nuove verità. Alcuni vicini dicono di aver sentito già nei giorni precedenti discussioni e litigi provenienti dall’abitazione della coppia: la polizia li sta interrogando. Inoltre Pistorius non potrà nemmeno essere rilasciato su cauzione, in quanto già in passato ha dovuto ricevere alcune denunce per violenze domestiche. Insospettisce poi quanto accaduto qualche mese fa: Pistorius avrebbe minacciato duramente un uomo della produzione di “Tropika Island of Treasure”, reality show cui partecipava la fidanzata. Temeva un tradimento, e per i suoi sms minatori aveva ricevuto pure una denuncia per diffamazione.
LA SUA STORIA SPORTIVA. “Blade Runner”, come è soprannominato dalla stampa locale, è ora in stato di fermo e nel pomeriggio sarà davanti al tribunale di Pretoria per raccontare l’accaduto. Da tutti era conosciuto per la sua incredibile storia sportiva che lo ha portato alle Olimpiadi di Londra 2012 a correre i 400 metri insieme ai normodotati nonostante le sue protesi alle gambe. Su quegli arti in acciaio si era trovato fin da bambino, dato che, dopo la nascita, i suoi genitori avevano deciso insieme ai medici di amputargli entrambe le gambe prive della fibula. Così il ragazzo è cresciuto imparando a governare perfettamente quelle protesi e dedicandosi anche agli sport, pallanuoto e rugby su tutti.
All’atletica ci è arrivato quasi per caso: a 16 anni si ruppe il ginocchio durante una partita di rugby, così il suo medico gli consigliò come cura riabilitativa la corsa. E da lì fu un continuo crescendo, che lo vide arrivare alle Paraolimpiadi di Atene e correre i 200mt in 21,97, stabilendo il nuovo record del mondo. Alternando vittorie contro atleti disabili a eventi con normodotati, Pistorius si è affermato come atleta e simbolo, riuscendo nel 2012 ad ottenere il tempo minimo valido per qualificarsi alle Olimpiadi di Londra 2012, e partecipando con la squadra sudafricana alla staffetta dei 4×400 metri, oltre alle gare singole su 400mt.
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