
«Giustizia a orologeria? Macché». Formigoni, Finmeccanica, Cl: sono tutte coincidenze
Da bravo italiano medio, il Correttore di bozze giura di avere una profonda fiducia nella magistratura. Mai e poi mai si lascerebbe sfiorare dal dubbio che in qualche procura italiana i servitori togati dello Stato utilizzino le indagini per scopi elettorali. Egli (il Correttore di bozze) non ha vacillato nemmeno di fronte al profluvio di inchieste giudiziarie che, giusto due settimane prima del voto, tornano a “lambire la politica”, in particolare un paio di partiti a caso. Se non li calvalcano i magistrati, questi dossierini – ragiona il Correttore di bozze – figurati se si permettono di farlo i giornali.
Rassicurato da tale riflessione, il Correttore di bozze ha impugnato l’edizione odierna della Repubblica ed è rimasto spiazzato notando che il titolone di prima pagina, dedicato appunto alle inchieste giudiziarie di cui sopra, si prestava in effetti a una possibile (ancorché certamente involontaria) interpretazione elettorale. Titolo e occhiello: “Finmeccanica, vertici in manette. Arrestato Orsi, il manager voluto dalla Lega”. Sommario: “Scandalo sanità in Lombardia: associazione a delinquere per Formigoni”. In effetti per un attimo il Correttore di bozze ha pensato che solo una lettura in chiave elettorale delle due diverse indagini potrebbe tenere insieme siffatti titolo e sommario. Poi ha buttato l’occhio sull’editoriale di Gad Lerner e si è subito tranquillizzato. Gli sarebbe bastato anche solo il suo magnifico incipit: «Giustizia a orologeria? Macché».
GIUSTIZIA A OROLOGERIA? MACCHÉ
Giustizia a orologeria? Macché, Formigoni s’è dato la zappa sui piedi da solo. Giunge a due settimane dal voto lombardo la richiesta di rinvio a giudizio in quanto “promotore e organizzatore” di un’associazione a delinquere.
Gad Lerner, la Repubblica
LA BEN NOTA LOMBARDIA MALGOVERNATA
A furia di temporeggiare, (Formigoni, ndr) si ritrova cucito addosso nel momento peggiore il capo d’imputazione che sintetizza plasticamente la natura del suo malgoverno, peraltro già ben nota ai cittadini.
Gad Lerner, la Repubblica
MA PENSA TE, CHE ACCUSE ASSURDE
Non si contano gli attacchi di Formigoni a Repubblica, accusata di ordire una campagna mediatica per delegittimarlo dopo la caduta della giunta Moratti a Milano e poi del governo Berlusconi, proprio quando lui si riteneva pronto a ereditare la leadership nazionale del centrodestra.
Gad Lerner, la Repubblica
E RINGRAZIA CHE NON SCRIVO VERITÀ CON LA MAIUSCOLA
Il Celeste non si è reso conto che denigrare il giornalismo che cerca la verità condanna i potenti al discredito.
Gad Lerner, la Repubblica
GIUSTIZIA A OROLOGERIA? MACCHÉ
Ora gli elettori lombardi sanno qual è l’alternativa che li attende il 24 febbraio: da una parte il progetto di ricambio della classe dirigente corrotta, guidato dal candidato civico Umberto Ambrosoli; dall’altra il tentativo forzaleghista di conservazione di un potere che – secondo la magistratura – si è configurato come associazione a delinquere.
Gad Lerner, la Repubblica
MONTE COSA?
Afflitto da narcisismo e vanagloria, Formigoni non è riuscito a fermarsi in tempo. Ieri sera vaneggiava ancora di manovre giudiziarie finalizzate a coprire lo scandalo Montepaschi.
Gad Lerner, la Repubblica
GIUSTIZIA A OROLOGERIA? MACCHÉ
Con l’arresto di Giuseppe Orsi, digerire la pietra della stecca indiana per l’acquisto di dodici elicotteri, di cui una parte sarebbe italianissima, sarà arduo per il presidente amministratore delegato di Finmeccanica ed ex amministratore delegato di Agusta. Ma anche per la Lega Nord e Roberto Maroni, che tra due settimane corre da presidente della Lombardia.
Alberto Statera, la Repubblica
QUALCUNO DICA A STATERA CHE GUARGUAGLINI È STATO PROSCIOLTO
Ma Finmeccanica, l’antico dinosauro delle Partecipazioni Statali, insieme all’Eni uno dei pochi residui grandi gruppi industriali d’Italia, andava preso dalla testa. «Guarguaglini deve rimanere, ha fatto grande questa azienda», proclamava Letta mentre gli scandali, giorno dopo giorno, avviluppavano il palazzo romano di piazza Monte Grappa, percorso da faccendieri, impostori, mediatori internazionali, ladri e sicofanti.
Alberto Statera, la Repubblica
TUTTE LE PAROLACCE CHE CONOSCO
Il leghista (Maroni, ndr) si batté da par suo per Orsi, il boiardo del Varesotto, leghista di complemento e cattolico fervente, tendenza affaristica Comunione e Liberazione.
Alberto Statera, la Repubblica
FORSE SONO TUTTE BALLE, MEGLIO NON VERIFICARE
L’accusa sospetta che per favorire la sua promozione Orsi abbia dovuto anche mettere mano al portafoglio. Non il suo, naturalmente, ma quello dell’Agusta. La fonte primaria non è propriamente tra le più affidabili. È quel gentiluomo di Lorenzo Borgogni, ex direttore delle relazioni esterne, dispensatore di tangenti ai partiti e a sé stesso.
Alberto Statera, la Repubblica
MANNÒ, CHISSENEFREGA
Ora vi diranno che la Finmeccanica, con 75 mila dipendenti e 18 miliardi di fatturato, è l’eccellenza italiana nel mondo nel settore aerospaziale e degli armamenti. Che grandi affari sono in corso: elicotteri alla Russia e alla Corea del sud, 700 milioni di commesse appena conquistate al Salone elicotteristico di Dallas. Se poi va sborsata qualche “commissione” internazionale, nessuno s’impanchi a verginella. Chi scoperchia gli scandali lavora contro il paese in crisi.
Alberto Statera, la Repubblica
GIUSTIZIA A OROLOGERIA? MACCHÉ
Chissà se tra due settimane Bobo Maroni, presunto moralizzatore della sciagurata epoca formigoniana, riuscirà ancora a parlare a quel popolo che per primo incarnò l’insofferenza verso i partiti di Roma ladrona. O se dovrà certificare nelle urne lombarde la fine dell’avventura leghista.
Alberto Statera, la Repubblica
MEGLIO AVERLO COME GOVERNATORE CHE COME AVVOCATO
Il centrodestra dice che dall’arresto del presidente di Finmeccanica alle pesanti accuse per il presidente uscente Formigoni c’è un complotto della magistratura per aiutare lei, Umberto Ambrosoli, a vincere in Lombardia. «Se parliamo di darmi mano, me la sta dando chi si è messo nelle condizioni di farsi indagare, di farsi rivolgere accuse gravissime o anche sospetti pesantissimi».
Umberto Ambrosoli intervistato da Oriana Liso, la Repubblica
GIUSTIZIA A OROLOGERIA? MACCHÉ
La vicenda Finmeccanica lambisce i vertici della Lega. «Fatte tutte le ovvie premesse di rispetto dei tempi della magistratura, mi convinco sempre di più che la politica deve essere libera dagli interessi personali, invece vedo come si sia, come minimo, tollerata per anni la contiguità con comportamenti disonesti, testimoniati da arresti, condanne e scandali».
Umberto Ambrosoli intervistato da Oriana Liso, la Repubblica
UN PO’ COME FA REPUBBLICA
Mi auguro però che questa campagna elettorale non si trasformi nell’ennesima diatriba su complotti e toghe rosse, ma guardi ai problemi reali del Paese.
Umberto Ambrosoli intervistato da Oriana Liso, la Repubblica
GIUSTIZIA A OROLOGERIA? MACCHÉ
Se qualcuno avesse dimenticato – o avesse deliberatamente provato a far dimenticare – nella cacofonia della campagna elettorale, perché tra dieci giorni i cittadini della Lombardia saranno chiamati ad eleggere (anche) il nuovo Presidente della Regione, gli esiti di due inchieste giudiziarie, condotte da Procure diverse (una, quella di Busto Arsizio, coinvolta perché chiamata in causa dalle difese) provvedono a rammentarlo e a chiarirlo nitidamente.
Roberto Rho nell’editoriale della Repubblica Milano
SECONDO L’ACCUSA DEI PM
Al Pirellone, secondo l’accusa dei Pm di Milano, lavorava una cricca, formata dallo stesso Presidente della Regione, Roberto Formigoni, e dai due più importanti dirigenti dell’amministrazione pubblica, tutti accusati di corruzione e associazione a delinquere. Chi si candida a prenderne il posto, Roberto Maroni, è lo sponsor che ha caldamente suggerito la nomina di Giuseppe Orsi, presidente di Finmeccanica, arrestato per corruzione internazionale, peculato e concussione. E che, oggi, si propone di essere il continuatore delle “eccellenze” formigoniane.
Roberto Rho nell’editoriale della Repubblica Milano
SEMPRE SECONDO L’ACCUSA
Questa è la ragione per cui l’istituzione è stata sommersa dallo tsunami melmoso del discredito. Questa è la ragione per cui la Lombardia ha bisogno di un profondo rinnovamento della sua classe dirigente, ha bisogno di facce nuove, pulite.
Roberto Rho nell’editoriale della Repubblica Milano
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2 commenti
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E l’avversario di Formigoni era Penati, il cui sponsor era Bersani.
I pesi sono uguali per tutti? Macchè
i Ladri e i Penati