
Lupi e Mauro difendono Fitto: «A certi magistrati andrebbe assegnata la gestione delle ferrovie vista la loro puntualità»
«Sono scioccato e senza parole per l’abnormità della richiesta». Questa è stata la prima e unica dichiarazione di Raffaele Fitto, Pdl, ex ministro e presidente della Regione Puglia, oggi capolista alla Camera nella sua regione. È di ieri la notizia che è stata avanzata dalla procura di Bari una condanna di 6 anni e 6 mesi di reclusione per peculato, illecito finanziamento ai partiti e di due episodi di abuso d’ufficio. Seconda l’accusa Fitto avrebbe intascato una tangente di 500.000 euro per un appalto da 198 milioni. L’interessato nega e ricorda che «dopo ben otto anni di processi» ha «collezionato solo assoluzioni e proscioglimenti», e annuncia di voler fare dichiarazioni ai giudici in aula il 25 gennaio.
MAURIZIO LUPI. Ieri, sul caso è intervenuto Maurizio Lupi che ha dichiarato: «A otto anni dai fatti contestati, nel giorno di presentazione delle liste per le elezioni politiche, un pubblico ministero chiede la condanna di Raffaele Fitto a sei anni e sei mesi di reclusione per presunti reati commessi mentre era presidente della regione Puglia. A certi magistrati andrebbe assegnata la gestione delle ferrovie vista la puntualità dei loro interventi. Va ricordato agli elettori che Raffaele Fitto non è nuovo a certe esperienze e ha già sperimentato l’offerta e il dolore di certe richieste della magistratura, poi sempre cadute nel nulla. Vedere l’agenda della campagna elettorale affidata a qualche magistrato non può che preoccupare chi in questo paese abbia ancora passione politica e voglia di impegnarsi. Il rischio di giuristocrazia di cui ha più volte parlato l’onorevole Violante sembra materializzarsi davanti a noi. Non vorrei essere costretto – ha detto ancora- a dar ragione al poeta Milosz: “Chi ama la res pubblica avrà la mano mozzata”, solo che lui parlava di regimi dittatoriali, noi in teoria ci stiamo avviando ad elezioni democratiche. Forse qualcuno ha paura della sovranità popolare».
MARIO MAURO. Oggi è arrivata anche la solidarietà di Mario Mauro, ex Pdl, oggi con la Lista Monti: «Sono certo che Raffaele Fitto proverà al termine del dibattimento la propria innocenza e la completa estraneità ai fatti che gli vengono addebitati. Voglio testimoniargli la mia personale vicinanza e la stima per aver sempre nel processo e in un rapporto esemplare con gli apparati dello Stato che lo hanno inquisito, chiarito attraverso prove ed elementi inoppugnabili la correttezza del proprio operato».
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2 commenti
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Quel PM ha avanzato la sua candidatura per le prossime elezioni. Avrà l’imbarazzo della scelta nello scegliere il partito.
Azz…. non sapevo che votare una mozione comporta una condanna a 6 anni e mezzo di carcere.
Quando si dice l’aberrazione del pregiudizio ideologico..
Pensi se fosse suo fratello!
Cordialmente
franco