Altra espulsione nel Movimento 5 Stelle. «Grillo? È soltanto un blog»

Di Redazione
17 Dicembre 2012
Altra grana in casa Grillo-Casaleggio. A Raffaella Pirini di Forlì viene vietato l'uso del simbolo. Ma i militanti reagiscono: «Senza di noi, Beppe Grillo è solo un blog»

Nuova eccellente esclusione nel movimento Cinque stelle. Questa volta, a farne le spese è Raffaella Pirini, che tempi.it aveva già intervistato tempo fa e che non si era risparmiata nelle critiche al guru del movimento Casaleggio. Così, dopo le epurazioni di Giovanni Favia e Federica Salsi, Beppe Grillo vieta l’uso del simbolo del Movimento 5 Stelle anche alla consigliere comunale della lista “Destinazione Forlì” eletta nel 2009.

È la stessa Pirini a scriverlo sul sito della lista civica, in cui rende nota anche le email dello studio legale Squassi e Montefusco in cui Grillo le vieta l’uso e ogni riferimento diretto al marchio.

Nel darne notizia, Destinazione Forlì definisce che la decisione di Grillo è «censoria e punitiva»: «All’indomani della partecipazione di Federica Salsi (nei primi giorni di novembre, poco prima della lettera inviata alla Pirini) a Ballarò, il talk show di Giovanni Floris , Grillo esordì con la famosa frase del “punto G”. 
Un attacco che vide per prime le voci di Fabrizio Biolè e della stessa Raffaella Pirini levarsi alte in difesa di di Federica Salsi e in difesa anche del sacrosanto diritto di critica e di espressione.“Un diritto da poter esercitare nei confronti di chiunque, dentro e fuori dal Movimento, così come chiunque lo può da sempre esercitare nei nostri confronti”: spiega Prini. Ma sappiamo come è andata finire: Fabrizio Biolè, la stessa Raffaella Pirini e adesso anche Federica Salsi e Giovanni Favia sono stati di fatto espulsi dal movimento. Con un ps o una dichiarazione sul blog. Cosa che oltretutto non è toccata a Raffaella Pirini, mai citata pubblicamente nel bene e nel male da Beppe Grillo».

«Comunque – secondo i forlivesi –, saremo anche stati espulsi, ma noi ci sentiamo dentro al MoVimento 5 Stelle, perché senza di noi attivisti e consiglieri, anche se siamo degli “zeri”, Beppe Grillo non sarebbe altro che… un blog», conclude Raffaella Pirini.

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