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Permettetemi questa volta di non scegliere e proporre un romanzo o una lettura specifica ma di sottoporvi una sorta di pot-pourri. Pensieri e citazioni a caso. Così, perché mi va.
La speranza secondo Pannella
1) La prima riguarda Giacinto Pannella. Una volta mi imbattei in una sua poesia. Scritta, a quanto pare, nell’attesa del suo amante. Faceva così:
«Speranza non è che tu venga. Verresti e sarebbe speranza».
Rimasi stupito che quell’uomo, promoter della deriva libertaria che ha aperto in Italia la strada alla mercificazione del corpo e della mente e alla emarginazione violenta della tradizione cattolica, rimasi stupito, dicevo, che riuscisse a esprimere con tanta precisione esperienziale e anche teologica la speranza. Sentii, allora, in questa poesia breve e perfetta, vibrare come l’eco di quel che ci aveva insegnato don Giussani: è l’avvenimento di una presenza che fa nascere la speranza.
Come aveva potuto Pannella farsi ignaro profeta del vero, se non perché il cuore non può far...
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