Contenuto riservato agli abbonati
Su Atlantico quotidiano Mattia Magrassi scrive: «Un errore grossolano. Ma non certo un nuovo caso Watergate. Aggiunto molto probabilmente per sbaglio da Waltz, Goldberg ha avuto accesso temporaneo a una conversazione riservata riguardante un’operazione militare contro gli Houthi in Yemen. Una missione che, va detto, si è conclusa con successo: gli obiettivi sono stati colpiti, la leadership Houthi è stata ridimensionata, e un messaggio forte e chiaro è stato inviato all’Iran. Nessuna vera e propria “fuga di notizie”, nessun vero e proprio “piano di guerra” compromesso. La sinistra mediatica ha colto la palla al balzo per cercare di costruire uno “scandalo” che – al netto dell’inevitabile imbarazzo per l’amministrazione Trump – si è rivelato essere poco più che una tempesta in un bicchier d’acqua».
Come pensa un giornalista, mio vecchio e caro amico, anch’io ritengo improbabile che l’incidente “Signal-Atlantic” non derivi dalla resistenza dell’establishment militare a certe scelte trump...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno