Contenuto riservato agli abbonati
Sulla Nuova Bussola quotidiana Luca Volontè scrive: «L’indagine, con il nome in codice di “Génération”, riguarda le azioni lobbistiche compiute a nome e per conto di Huawei e include accuse relative a reati di corruzione, falsificazione e uso di falsi, riciclaggio di denaro e organizzazione criminale. Pare che il maggiore indiziato sia Valerio Ottati, quarantunenne direttore degli affari pubblici dell'ufficio di Huawei per l'Unione europea dal 2019, nativo di Woluwe-Saint-Pierre, in Belgio. Ottati è stato in precedenza assistente parlamentare di due ex europarlamentari italiani, uno del Ppe e uno del gruppo socialista S&D. Secondo le informazioni di Le Soir e dei suoi partner, a differenza del caso Qatargate che prevedeva valigie di denaro contante, la presunta corruzione in questo caso riguardava regali di valore (tra cui smartphone Huawei), biglietti per partite di calcio o trasferimenti di poche migliaia di euro. Secondo il codice di condotta degli eurodeputati, qualsiasi ogget...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno