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Da qualche tempo le scienze umane vanno alla ricerca di “svolte”, cioè passaggi antropologici epocali e universali: tra la prima svolta individuata (quella “linguistica” di un secolo fa), e quella più recente (il “post-umano”), ce ne sono state diverse altre, tra le quali (a inizio secolo) l’Emotional Turn, la “svolta emozionale”. Che la nostra cultura sia intrisa di emozionalità è piuttosto evidente: alcuni critici parlano di “tirannia delle emozioni” come di una tendenza che attraversa tutta la società contemporanea e che esalta i vissuti emozionali e le reazioni immediate e viscerali: i programmi televisivi e ancor più i social network hanno generato un tipo di comunicazione tutta emotiva, fatta di sentimenti primordiali, considerati per questo più “sinceri”, “spontanei”.
Emozione: avvicinare e allontanare la realtà
In realtà, la cosiddetta svolta emozionale aveva “ragioni” fondate: per tanto tempo l’emozione era stata marginalizzata nella cultura “alta” occidentale come una sorta d...
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