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Fine vita. In nome del diritto uccidono la pietà

Di Emanuele Boffi
14 Febbraio 2025
Dopo il voto in Toscana sul suicidio assistito, dobbiamo aspettarci altre forzature per costringere il Parlamento a fare una legge. È la solita strategia dei radicali. Ma così non saremo più liberi, ma meno
banchetto raccolta firme per eutanasia
(foto Ansa)

Pare che il governo impugnerà la legge regionale toscana sul suicidio assistito. La motivazione è presto detta: non è competenza delle Regioni legiferare su tale materia (è ciò che, già nel caso veneto, aveva sostenuto l'avvocatura di Stato ed è il cuore del ricorso presentato in Emilia-Romagna).
Il governatore toscano Eugenio Giani ha fatto il finto tonto. Prima del voto - anche per evitare rimostranze tra i suoi consiglieri più moderati e obbedire alle direttive di Elly Schlein - ha presentato il testo come «semplice attuazione sul piano amministrativo di quello che ci dice la sentenza della Corte costituzionale»; poi, ha ribadito di non volere trasformare la Toscana nelle "Svizzera d'Italia".
È chiaramente un imbroglio, qui si gioca con le parole. Come con le parole giocano Riccardo Magi di +Europa che ha parlato di «diritto al suicidio già sancito dalla Corte costituzionale» (non è vero) e molti esponenti della sinistra e i grillini che rimproverano il parlamento di non aver fatt...

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