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La preghiera del mattino

Sul premierato giusto ascoltare tutti, ma il sistema tedesco no, grazie

Di Lodovico Festa
14 Novembre 2023
La crisi della Germania a causa di un consociativismo che non dobbiamo copiare, i pasticci dei socialisti (e di Macron) sul Medio Oriente. Rassegna ragionata dal web
Il passaggio di consegne tra l’allora cancelliera tedesca Angela Merkel e il successore Olaf Scholz, 8 dicembre 2021
Il passaggio di consegne tra l’allora cancelliera tedesca Angela Merkel e il successore Olaf Scholz, 8 dicembre 2021 (foto Ansa)

Su Huffington Post Italia Angela Mauro scrive: «Da una parte, i socialisti spagnoli e irlandesi. Dall’altra, i tedeschi e gli svedesi. Al congresso del Pse che si chiude oggi Malaga è stata questa la linea di faglia sul dossier più dibattuto di tutti: la crisi in Medio Oriente. Come al Consiglio europeo di due settimane fa a Bruxelles, anche nella città andalusa e nell’ambito della stessa famiglia politica socialista si sono scontrate due posizioni contrapposte su Gaza».
La politica è innanzi tutto politica estera, e i socialisti europei, con alla testa quel pasticcione di Josep Borrell, dimostrano di non avere una strategia articolata e unitaria sulle questioni internazionali.
* * *
Su Politico Clea Caulcutt scrive: «The march against antisemitism planned for Sunday in the French capital was meant to mark unity in the face of a surge of antisemitic offenses in France. But instead it has spotlighted political divisions and turned into a quandary for President Emmanuel Macron. After se...

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