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Che ad autunno inoltrato ricominci la solfa di chi vuole togliere il nome del Natale e sostituirlo con qualcosa come la festa dell’inverno, non stupisce. Che già a fine ottobre le corsie dei supermercati comincino a esporre ghirlande, alberi, palline, luminarie marcando stretto – e quasi dando un calcio – alla commercialissima carovana di Halloween, è segno che l’attesa (leggi: l’avvento) è scritta nel Dna umano. E vende tantissimo, perché urge tantissimo.
Ma non è una novità quella di volersi dichiarare esplicitamente scollati dall’evento dell’Incarnazione. Senza cui è davvero inverno, poco festevole. È cambiato il ritratto dell’umanità tratteggiato dai versi di T. S. Eliot, non siamo più «carnali, egoisti come sempre» ma disincarnati ed egoisti come non mai. Qui e ora anche il santo è diventato un robot. Più precisamente è SanTO, Sanctified Theomorphic Operator. Si tratta della versione cattolica di Siri e Alexa, ed è stato progettato in Giappone da un ricercatore italiano. Promette...
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