Ocse: la disoccupazione aumenterà nell’Euroarea

Di Redazione
10 Luglio 2012
In Italia la disoccupazione dovrebbe toccare quest'anno un tasso del 9,4 per cento per poi aumentare nel 2013 al 9,9 per cento. Nell'area euro il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 10,8 per cento nel 2012 e all'11,1 per cento nel 2013.

Il tasso di disoccupazione nell’area Ocse si è attestato al 7,9 per cento nel mese di maggio, invariato rispetto al mese precedente. Il numero di disoccupati è invece salito a 47,7 milioni, 300 mila in più rispetto ad aprile. In Italia si è registrato un lieve calo congiunturale, dal 10,2 per cento al 10,1 per cento. Nell’area euro si è avuto invece un nuovo rialzo, pari allo 0,1 per cento, che ha portato il tasso di disoccupazione a un nuovo record dell’11,1 per cento. Nell'”Employment outlook 2012″, l’Ocse sottolinea che la cifra è «superiore di quasi 15 milioni rispetto alla fine del 2007 quando la crisi è iniziata». A fine anno il tasso dovrebbe crescere all’8 per cento per poi scendere nuovamente al 7,9 per cento nel 2013.

In Italia la disoccupazione dovrebbe toccare quest’anno un tasso del 9,4 per cento per poi aumentare nel 2013 al 9,9 per cento. Il livello era pari all’8,4 per cento sia l’anno scorso sia nel 2010.  L’Ocse sottolinea inoltre che «diversi paesi (Grecia, Spagna, Italia e Portogallo) hanno annunciato o attuato riforme del mercato del lavoro per contrastare la dualità tipica del settore riducendo il gap tra la protezione di chi un lavoro ce l’ha e i lavoratori a tempo determinato». L’impatto di tali riforme, prosegue l’organizzazione, «potranno essere ampliate da altre riforme strutturali che aumentino la competizione nei settori dove esistono grandi potenzialità di creare posti di lavoro come il commercio al dettaglio e i servizi professionali».

Il paese dell’area Ocse con il tasso di disoccupazione più elevato resta la Spagna (24,6 per cento, in crescita dello 0,3 per cento), seguita dal Portogallo (dato stabile al 15,2 per cento) e dall’Irlanda (dato stabile al 14,6 per cento), mentre quello con il tasso minore rimane la Sud Corea, dove il dato scende dello 0,2 per cento al 3,2 per cento.  La Germania ha un tasso del 5,4 per cento quest’anno e lo avrà del 5,2 per cento nel 2013. Male invece Francia (9,8 per cento nel 2012 e 10 per cento nel 2013) e Gran Bretagna (8,6 per cento quest’anno e 9 per cento nel 2013). La disoccupazione femminile, invariata all’8 per cento, resta leggermente superiore a quella maschile (7,9 per cento).

Il numero di giovani tra i 15 e i 24 anni senza lavoro è risultato pari a 11,9 milioni, con il tasso di disoccupazione giovanile che arretra dello 0,1 per cento al 16,1 per cento. Il tasso varia dall’8 per cento della Germania a oltre il 50 per cento in Grecia e Spagna. «Particolare preoccupazione è suscitata dai persistenti alti livelli di disoccupazione giovanile», si legge nel rapporto. «La creazione di posti di lavoro continuerà a essere debole in molti paesi dell’area Ocse e il tasso dovrebbe restare stabile circa all’8 per cento alla fine del 2013». Tuttavia la previsione è peggiore nell’area euro «dove nei prossimi mesi dovrebbe aumentare ulteriormente prima di stabilizzarsi nel 2013». In particolare, stima l’organizzazione, nell’area euro il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 10,8 per cento nel 2012 e all’11,1 per cento nel 2013.

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