
Il Nagorno-Karabakh ostaggio di “attivisti ambientali” azeri

Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa diffuso oggi, martedì 13 dicembre 2022, dal Consiglio per la Comunità armena di Roma (www.comunitaarmena.it).
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Da ieri mattina 12 dicembre, alcune decine di azeri (qualificatisi come “attivisti ambientali” ma in realtà militari in borghese, ex militari e uomini degli apparati di sicurezza di Baku) hanno bloccato la strada interstatale Stepanakert-Goris che rappresenta l’unico vitale collegamento tra la repubblica di Artsakh (Nagorno-Karabakh) e l’Armenia.
[In questa foto da Twitter, uno degli “attivisti ambientali” azeri fa il gesto dei Lupi grigi turchi davanti a un militare della forza di interposizione russa intervenuta per evitare che la situazione precipiti, ndr]
Grey wolves terrorist organization sign made by “eco-activists” of Azerbaijan Aliyev sent today to block the ONLY lifeline of Artsakh / Nagorno-Karabakh connecting it with Armenia. The corridor has a neutral security zone with the width of 5km controlled by Russian peacekeepers. pic.twitter.com/ow7iplcYHI
— Seda Grigoryan ?? (@CineSeda) December 12, 2022
Un contingente delle forze di pace russe di stanza nella regione sta presidiando il blocco al fine di evitare che vi siano contatti fra le parti o che gli azeri cerchino di entrare nel territorio armeno. Tutti gli abitanti della piccola repubblica armena (che già due anni fa subì l’attacco armato dell’Azerbaigian) sono di fatto imprigionati da questo gruppo di estremisti che scandiscono slogan nazionalisti e inneggiano alla famigerata organizzazione turca dei Lupi grigi.
Questo blocco impedisce il transito di merci e persone; alcuni malati gravi ricoverati all’ospedale repubblicano di Stepanakert e in procinto di essere trasferiti ai nosocomi di Yerevan non possono essere spostati con grave pregiudizio per la loro salute.
Under pretext of environmental action Azer. has been blocking the only connection of Nagorno-Karabakh with the world since yesterday. The symbolism demonstrated in this photo reveal the blank policy aims of official Baku. #EthnicCleansing pic.twitter.com/dYGBMqnRHK
— Viktor Yengibaryan (@vikyeng) December 13, 2022
L’interruzione del collegamento stradale (la seconda dopo quella del 3 dicembre che durò tre ore) rappresenta una grave violazione delle convenzioni internazionali e anche dell’accordo di tregua del novembre 2020.
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” nel denunciare tale ennesima provocazione del regime azero di Aliyev, chiede ai media di denunciare quanto sta accadendo e alle istituzioni italiane di attivarsi in ogni opportuna sede affinché i diritti degli armeni dell’Artsakh (alla libertà di movimento, all’autodeterminazione, alla vita, alla libertà) siano rispettati come previsto dalle convenzioni internazionali.
Consiglio per la Comunità armena di Roma
Segreteria
What happened today in Nagorno Karabakh? Today, a group of people calling themselves eco-activists, representatives of the media and civil society have invaded and closed the road connecting the Armenians of Nagorno Karabakh with the outside world. #Azerbaijan #NagornoKarabakh pic.twitter.com/QRdjY6jlQ3
— Nijat Imran (@nijatimran) December 12, 2022
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